Quante volte vi sarà capitato di sentire esclamazioni come “Che tempo matto” oppure “Come si fa a stare bene con questi sbalzi di temperatura?”. Bene, ma cosa determina questi vistosi sbalzi di temperatura da un giorno all’altro, da una settimana all’altra? Una premessa: chiariamo subito che stiamo parlando di tempo e non di clima. Il tempo è quello che ha fatto ieri, che fa oggi e che farà domani. Il clima è il tempo che ha fatto nei decenni, nei secoli passati. La differenza è fondamentale, mentre anche in questo caso, molto spesso si confondono le due cose con tutti gli equivoci del caso.
Detto questo, veniamo alla parola magica “scambi meridiani”. Ne abbiamo parlato nel nostro precedente editoriale relativo alla situazione contingente. Bene, occorre sapere che alle medie e alte latitudini, ovvero al di fuori della fascia tropicale, il tempo viene modulato dal transito di onde atmosferiche, onde d’aria, che nascono per riequilibrare il divario di temperatura tra le regioni polari e quelle subtropicali.
Se queste onde rallentano, per la minor differenza di temperatura tra il Polo e le medie latitudini, le correnti che guidano i sistemi nuvolosi non corrono più da ovest verso est, ma da nord verso sud (e viceversa). Ecco impostati gli scambi meridiani: l’aria polare scende verso le medie latitudini raffreddandole, mentre l’aria tropicale sale verso il polo riscaldandolo.
Lungo le fasce di contatto tra le diverse masse d’aria nascono zone di transizione, quelle che noi conosciamo come perturbazioni. Li ci sono piogge e nevicate, e li ci sono gli sbalzi di temperatura più vistosi. Ecco spiegate le “pazzie” del tempo, che si verificano soprattutto nelle stagioni intermedie, autunno e primavera, che un giorno possono presentarsi come “quasi estate” e il giorno dopo come “quasi inverno”.
Luca Angelini
Scambi meridiani di masse d’aria: cosa sono, cosa ci portano?
