Seconda metà di ottobre: autunno per modo di dire

La stagione non decolla: l’autunno alle nostre latitudini, normalmente alterna brevi periodi di tempo stabile e mite ad altri frequenti più burrascosi, con piogge abbondanti, e talora si manifestano anche le prime irruzioni di aria fredda dal nord Europa. Nulla di tutto questo invece emerge dalle analisi probabilistiche a medio termine. Anche la possibilità di un netto calo delle temperature paventata da alcuni modelli numerici nei run precedenti, è stata cancellata. Rimane solo la “speranza” di qualche pioggia provvidenziale al nord-ovest.

Il motivo risiede proprio nel fatto che i modelli che simulano il comportamento futuro dell’atmosfera, sfruttano come dati iniziali sia quelli effettivamente rilevati dalle stazioni meteorologiche, sia la media delle configurazioni degli anni passati derivanti dalla climatologia. Mano mano che passano i giorni però la statistica climatologica lascia sempre più spazio alle osservazioni reali e così le ipotesi a medio-lungo termine vengono quasi puntualmente disattese, come in questo caso appunto.

Tutto ciò per dire che la seconda metà del mese di ottobre pare non doversi discostare granché dall’andamento della prima: temperature al di sopra della media, seppur in lento calo con il passare dei giorni, e precipitazioni mal distribuite, con episodi locali anche abbondanti circondati dal nulla quasi totale. Dunque un autunno a singhiozzo, che all’atto pratico, si è già mangiato il mese di ottobre senza aver dato ancora beneficio dei suoi fenomeni nelle aree stremate dalla siccità (leggi nord Italia), senza portare nevicate sulle Alpi e sfogandosi qua e là con fenomeni alluvionali più dannosi che altro. E così pare debba trascorrere anche la seconda parte del mese, salvo eventuali benvenuti stravolgimenti dell’ultimo momento.

Luca Angelini