Con l’esaurirsi dell’ultimo apporto di aria fredda partorito dalle latitudini polari, ecco che il clima torna alle sue caratteristiche più tipicamente mediterranee. Il ritorno alle origini è da attribuire al progressivo aumento del geopotenziale in sede europea per via dell‘espansione verso est dell’alta pressione britannica, che chiuderà di fatto i rubinetti del freddo sull’Italia.
Nelle prossime 24-36 ore dunque, ci dobbiamo attendere un generale e sensibile aumento del campo termico a tutte le quote, con le temperature previste aumentare fino a 10°C, rispetto al valori di oggi, lunedì 9 febbraio.
Se al nord il rialzo previsto inizialmente si farà strada soprattutto per quanto concerne i valori massimi diurni, che si porteranno al di sopra della media mediamente fino a 3-4°C, sulle centrali tirreniche e in Sardegna intorno a 2-3°C, mentre sulle centrali adriatiche e al sud è previsto un regolare rientro entro le medie di stagione.
Da notare che nelle ore notturne, soprattutto in val Padana, nelle zone dove ancora riuscirà a resistere il manto nevoso recentemente caduto, nonchè nelle vallate montane più strette, la notte farà ancora piuttosto freddo e si potranno avere gelate.
Sul finire della settimana, stante il possibile cedimento della cupola centrale dell’alta pressione e il subentro di aria più vivace dal nord Atlantico, si potrà sperimentare un nuovo calo termico al nord, con possibile rientro in media. Avremo il tempo di riparlarne.
Luca Angelini
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