
Torino e il Piemonte continuano a essere tra le aree italiane più colpite dall’eccezionale anomalia caldo–secca degli ultimi mesi. In particolare, nel capoluogo piemontese si è appena chiuso il mese di maggio più caldo dal 1753, a pari merito con il 2009, con temperatura media di 20,6 °C, ovvero +2,5 °C rispetto alla norma 1991-2020 ed equivalente a quella che era la media di giugno del precedente (più fresco) trentennio standard 1961-1990. A questo si aggiunga il fatto che il semestre dicembre – maggio 2021/22 è stato di gran lunga più secco nella serie dal 1802 con appena 94,2 mm di pioggia e neve fusa, ossia un quarto del normale. Non era mai accaduto che una siccità di tale portata si spingesse fino a coinvolgere tutta la primavera, stagione normalmente molto piovosa, penalizzando così la ricarica di corpi idrici e falde alle porte dell’estate.
Fonte dati ARPA Piemonte
Credit Società Meteorologica Italiana Nimbus
Report Luca Angelini
