Stupiti per la NEVE a 3mila metri, riemerge lo squallido show dei negazionisti climatici

Guardare il dito e non la luna… Stupirsi per la nevicata di un giorno sulla Marmolada, del tutto normale sulla cima più alta delle Dolomiti ad oltre 3.300 metri di quota, e ignorare, o peggio, considerare come “normali”, tre settimane filate di caldo “anomalo” su tutta l’Italia o addirittura mesi interi più caldi e secchi della “norma” su mezza Europa, la dice tutta su quanto l’effetto rana bollita ci abbia ormai cotti a puntino. C’è qualcuno che forse non ha ben chiaro cosa significhi normalità e anomalia: qual è l’evento che rientra nella normalità climatica del nostro Paese? E quale invece costituisce una anomalia? Se un evento è anomalo non può essere considerato normale perché ci piace e viceversa. Ed è proprio da questi episodi che i media partono pe ricamare i soliti siparietti osceni atti ad imbastire sterili polemiche su argomenti ormai già risolti e archiviati da anni.

Obiezioni di rito: “C’è il riscaldamento globale e nevica?” “Nel Medioevo faceva più caldo di adesso” ecc… l tam-tam dei talk-show televisivi messi a palinsesto ai soli fini di audience e fatturazione, per dar modo a individui incipriati e incompetenti (sedicenti tuttologi, leggi giornalisti o opinionisti) di gettare discredito sullo sterminato lavoro di studio e ricerca condotto nel corso degli anni da centinaia di professionisti del settore, climatologi e fisici dell’atmosfera, di dubitare delle migliaia di prove schiaccianti prodotte, verificate, dimostrate, certificate e confermate ormai da oltre 30 anni è assolutamente scandaloso. Qui la libertà di opinione non c’entra: 2+2 fa sempre 4 anche se “per me” fa 5.

Signori dobbiamo SVEGLIARCI! Il mondo politico deve SBRIGARSI! Giù dalle brande! Facciamolo un passo avanti. Il dibattito sui cambiamenti climatici è chiuso. E’ stato risolto dai climatologi oltre 30 anni fa. I problemi riscontrati, e scientificamente accertati e dimostrati, sono noti a tutti: l’immissione sconsiderata di gas climalteranti in atmosfera per l’utilizzo dei combustibili fossili sta causando un riscaldamento planetario che, rispetto ai tempi naturali del cicli climatici, è RAPIDISSIMO e dunque potenzialmente catastrofico! E’ ora di darsi una mossa perché in un giorno speso a discutere sul nulla, un ghiacciaio può arretrare fino a 3 metri, in un mese sprecato a far valere una opinione senza senso, centinaia di persone muoiono per alluvioni e siccità. Insomma, guardiamoci nelle palle degli occhi: chi non si è accorto che da anni fa sempre più caldo? Che le estati sono diventate degli interminabili sudari? Che gli inverni sono sempre più avari di neve, anche in montagna? E se proprio non vogliamo “credere” alla scienza, basta uscire di casa e rendersi conto di persona di quanto più caldo faccia rispetto a 20-30 40 anni fa. E teniamo presente che l’atmosfera è grande, che il motore ci mette tempo a scaldarsi e che ora siamo solo all’inizio. Cosa accadrà tra qualche decennio quando tutto ciò comincerà ad accelerare e andare a regime?

Il rischio gravissimo con cui, questa generazione di fenomeni, sotto il malcelato diritto alla libertà di opinione e in nome del solito dio denaro e delle relative speculazioni, sta ignorando le indicazioni perentorie dei climatologi esponendo noi stessi, ma soprattutto le generazioni future, a questo disastro annunciato a causa delle sue scelte scellerate, è assolutamente riprovevole e inammissibile; in una sola parola è una follia! Altro che fare gli splendidi in TV…

Luca Angelini