Correva l’ormai lontano 1980 quando le note di questa canzone di Pupo allietavano noi giovani di allora. Erano tempi non sospetti e le ire dei cambiamenti climatici erano ancora sopite tra le pieghe dell’atmosfera.
Oggi invece sarebbe sufficiente intonare questo ritornello di grande attualità per raccontare in modo inedito le previsioni meteorologiche di questi giorni. 5.920 metri è la quota alla quale si trova attualmente la superficie di 500hPa sulla verticale del’Italia, quota alla quale la temperatura oscilla tra -8 e -10°C. Sarebbero valori elevati anche per pieno luglio alle nostre latitudini, vi diciamo solo questo.
Su di noi nemmeno una nuvola (sottili velature a parte) almeno sino a martedì 17 settembre. Tra mercoledì 18 e giovedì 19 invece potremmo risentire di una maggiore instabilità per parziale cedimento del gigante di alta pressione e non è escluso che potremo anche beneficiare di qualche prezioso acquazzone unitamente ad un certo ridimensionamento delle temperature.
E poi? Per ora nessuno lo sa e anche la modellistica numerica non ci arriva a calcolare l’evoluzione in modo attendibile, ma vuoi vedere che, prima o poi, questo tormentone di Pupo tornerà utile per sostituirci nelle nostre solite monotone previsioni?
Luca Angelini
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