Una corrente di ritorno che, dopo aver percorso in lungo e in largo il deserto algerino torna su con una traiettoria a boomerang verso il Mediterraneo dividendosi in due rami a causa dell’interferenza opposta dalla catena montuosa dell’Atlante: quello più occidentale investirà la Penisola Iberica, con le conseguenze che abbiamo descritto in questo editoriale, quello più orientale si porterà verso il sud della Sardegna andando poi ad investire meridione peninsulare e Sicilia. Il senso antiorario della circolazione viene impresso dalla presenza di un promontorio anticiclonico nord-africano, con massimo nei bassi strati nell’entroterra tunisino. Questa figura provvede anche a comprimere tali flussi determinando un ulteriore riscaldamento degli stessi.
Poggia su queste basi l’apice della terza (badate bene siamo già alla terza) ondata di caldo dell’estate 2017. Se dovessimo guardare la statistica potremmo pensare di essere a posto; l’estate ha già dato quanto di meglio potesse in termini di ondate di calore che non dovrebbero superare i tre-quattro episodi nell’intero arco stagionale. Purtroppo riteniamo che non sarà così, anche in considerazione del fattore più grave, quello legato alla siccità, che abbiamo descritto in questo interessante approfondimento e che crea un effetto memoria a favore del caldo.
Detto questo, siamo arrivati a quello che da giorni descrivevamo come il giorno più caldo, quello di mercoledì 12 luglio. L’alito rovente, che porterà i termometri mediamente 6-8°C sopra la media del periodo, interesserà tutto il sud dell’Italia (ognuno controlli le località di proprio interesse sulla cartina in alto). Le conseguenze saranno tuttavia più vistose in particolare sulle seguenti zone: sul sud della Sardegna, in Sicilia, in Calabria, sulla Puglia e sulla Basilicata. Come possiamo constatare dalla cartina posta nella figura in alto sui settori citati i valori massimi diurni potranno attestarsi mediamente su valori compresi tra 35 e 40°C.
Il muro dei “ruggenti” quaranta, passatemi il termine, verrà probabilmente raggiunto e forse anche superato in particolare sulla Sicilia orientale, in particolare in Catanese e Siracusano (dieci gradi sopra la media). Per gli stessi motivi di interferenza orografica anche la Puglia risulterà sottovento e pertanto potrà proporre valori sino a 38-39°C, specie su Foggiano e Barese.
L’ondata di calore poi tenderà lentamente a scemare a partire dalla giornata di giovedì 13 luglio, grazie all’inserimento di più freschi (o per meglio dire “meno caldi”) venti di Maestrale. Vi segnalo comunque che farà ancora caldo poichè i valori saranno ancora al di sopra della media. Punte fino a 35°C saranno pertanto ancora possibili sui settori posti sottovento al Maestrale, quindi immediato entroterra lucano e sud della Sicilia.
Luca Angelini