Sud e Sardegna: si andrà verso novembre con termometri oltre i 30 gradi!

Novembre con 30 gradi in Italia no, non è accettabile. Permetteteci anzitutto di condividere con voi, cari lettori, una sensazione umana che va al di là dell’aspetto tecnico riguardante questa impressionante situazione meteo che stiamo vivendo: dopo anni nel campo meteo, mai era accaduto di sentirsi letteralmente sconvolti e spiazzati per una prospettiva meteorologica totalmente estranea sul nostro territorio, quella di arrivare a novembre con i termometri di alcune nostre regioni oltre la soglia dei 30 gradi. La sensazione è quella un po’ sgomenta di apprestarsi a vivere e, allo stesso tempo, di trovarsi a raccontare di condizioni mai viste prima.

Mai avevamo visto a fine ottobre valori che rimangono in pianta stabile superiori alla media di oltre 5-7°C. Mai era capitato di vedere lo zero termico risalire ancora una volta a 4mila metri, di disegnare la superficie di 850hPa a 1.600 metri con l’isoterma di 18°C che sorvola la Sardegna, di dover trascorrere una intera settimana con la possibilità che la maggior parte delle regioni facciano registrare valori superiori a 25°C e minime notturne non inferiori a 15°C. E invece è quanto accadrà su alcune zone del sud Italia e in Sardegna da qui all’inizio del nuovo mese. Puglia, Basilicata, Calabria ionica, Sicilia e, appunto, Sardegna come in estate. E vogliamo parlare dei 24-25°C sulla “fredda e brumosa” Pianura Padana?

Il Ponte di tutti i Santi potrebbe trascorrere con un‘aria quasi ferragostana e tutto questo, oltretutto, avviene dopo un’estate da record; e tutto questo avviene dopo aver speso i primi nove mesi dell’anno con tutta l’Europa bollita da valori ben al di sopra della media. Bollita, si proprio come l’omonimo “effetto” che sta ormai abituando molti di noi a neanche accorgersi di questo drammatico momento meteorologico. Ne beneficia certo almeno il risparmio sui riscaldamenti, tuttavia abbiamo la netta sensazione che gli interessi che dovremo pagare per questo salto mortale del clima potrebbero essere ben più salati.

Luca Angelini