Giusto un flash onde uscire dai luoghi comuni del “sentito dire” e di chi fa la voce più grossa e permettere a voi, carissimi lettori, di intavolare uno spunto di riflessione tutto farina del vostro sacco.
La carta qui a fianco riportata è stata elaborata dal centro di calcolo americano e si riferisce alla corsa ufficiale deterministica del modello GFS, inizializzata con i dati delle ore 06 di questa mattina. Essa esamina l’andamento del geopotenziale alla superficie isobarica di 500hPa (circa 5.500 metri di quota, fasce colorate) e la pressione a livello del mare (isobare bianche) previsti per il giorno 20 gennaio 2015. A tale scenario, che come vedete giunge a 192 ore dall’inizializzazione del modello, corrisponde sul grafico probabilistico riportato nella figura in basso, lo spago verde.
Quale valenza prognostica ha dunque ad oggi la carta deterministica 06zdel modello GFS a così tante ore di distanza?
Considerando che le corse elaborate sono 20 notiamo che: 3 corse sono più fredde dello spago verde (corsa ufficiale) e risultano sotto la media del periodo, che anche altre 13 corse, pur risultando meno estreme delle precedenti, si collocano comunque su valori al di sotto della media e che le ultime 3 rimanenti, suggeriscono 2 con valori in media e l’altra sopra media, possiamo trarre le seguenti conclusioni: che intorno al 20 gennaio le temperature sull’Italia saranno al di superiori alla media con una probabilità di 20 a 1, che in percentuale fa 5%, saranno in media 10%, che saranno sotto media 65%, che saranno sotto media oltre i 3°C del 15%. Questo ci suggerisce senz’altro che in quel periodo le nostre temperature saranno con buona probabilità poco al di sotto della media, quindi di normale stampo invernale.
Seguendo lo spago nero, quello che indica la media d’ensemble, che in definitiva è il dato più significativo in termini prognostici, ne abbiamo una conferma lunga almeno una settimana, pur se dopo il 20 gennaio il la relativa predicibilità scende a livelli poco affidabili.
Ah un ultima cosa. In questo contesto la corsa ufficiale del modello è rientrata tra quelle maggiormente probabili, ma solitamente a 192 ore ciò non accade e prender come spunto una carta deterministica, anzichè seguire il corretto approccio, che è quello probabilistico, spiega i “ritrattamenti”, i balzelli, i balletti vari che molti appassionati lamentano ma, peggio di tutto, può voler dire credere in uno scenario talmente poco probabile, che non si realizzerà mai.
Luca Angelini
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