Dopo mesi di reiterate anomalie, dopo stagioni trascorse sotto mentite spoglie, ora pare che tutto si sta faticosamente allineando alla norma. Di alte pressioni nemmeno l’ombra, almeno sul comparto euro-mediterraneo, mentre sarà una bella saccatura a rimanere protagonista della scena ancora per alcuni giorni.
Il perno di questa circolazione depressionaria, vistosamente sviluppata lungo i meridiani, sarà ben puntato sul nord dell’Atlantico, mentre lungo il tracciato del compasso di contorno si infilano diversi nuclei di vorticità, ossia di centri di bassa pressione accompagnati da altrettante perturbazioni. Queste ultime, nate sul Canada, attraversano tutto l’oceano e si presentano sull’Europa centrale, infilandosi in parte anche sul Mediterraneo e l’Italia.
Dopo il passaggio odierno (giovedì 3 marzo), assai rapido e sbrigativo, il prossimo appuntamento è tra venerdì sera e sabato. Stessa storia, stesso posto, stesse conseguenze, o quasi, dato che il maggior sbilanciamento dell’asse ciclonico sulla Francia (vedi carta in quota allegata) finirà probabilmente per coinvolgere con i fenomeni più significativi nord e centro. Ritorneremo comunque sui dettagli nei prossimi approfondimenti.
Domenica 6 e lunedì 7 ancora un po’ di instabilità, comunque intervallata da prolungati momenti di tempo più tranquillo e soleggiato. Oltre alle benefiche precipitazioni, segnalo anche la vivace ventilazione che contribuirà a ripulire con una certa costanza l’aria anche nelle nostre grandi città.
Non ultimo, come dicevamo all’inizio, un altrettanto gradito rientro delle temperature entro la media del periodo. Il che non significa freddo, come qualcuno tenterà di farvi credere cavalcando il binomio “diminuzione+vento”, ma semplicemente “normalità”. Normalità di una stagione che, finalmente, dimostra di partire con il piede giusto.
E non accadeva dalla scorsa estate…
Luca Angelini
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