TEMPORALI: ecco dove potrebbero colpire nelle prossime ore

In conseguenza della perturbazione in transito tra mercoledì sera e giovedì, della quale abbiamo ampiamente trattato in questo approfondimento, vorrei sottoporvi alcuni particolari di non poca importanza e che potrebbero sfociare nello sviluppo di attività temporalesca piuttosto organizzata.

In seno all’ondulazione depressionaria in arrivo sulle nostre regioni settentrionali mercoledì sera, si svilupperà un intenso flusso di correnti decisamente fredde in quota (-30°C a 5.300 metri circa). Trattasi infatti di un nocciolo di aria di recente origine artica marittima, tipicamente rimescolata. In questi casi in raffreddamento dell’aria inizia dalle quote superiori per poi propagarsi verso il basso nelle ore successive. La propagazione è agevolata e in caso di eventuali temporali, per rovesciamento meccanico dell’aria fredda dall’alto verso il suolo.

Tuttavia, quest’aria deve valicare l’arco alpino, operazione che determina una ulteriore complicazione, dovuta essenzialmente all’effetto favonico sul lato padano, più evidente su quello occidentale (le Alpi a monte li sono più alte). Ebbene, la confluenza di quest’aria fredda e secca (secca anche per effetto favonico) in caduta dalle Alpi con venti da nord-ovest, con l’aria più temperata e umida richiamata dal minimo in formazione sul catino Padano che perviene da sud-ovest, unitamente a quella fredda e piuttosto umida che sfonda da nord-est attraverso la porta della Bora, crea un triangolo convettivo, con possibile sviluppo di temporali.

temp2Non è solo la diversa temperatura delle masse d’aria coinvolte a creare contrasto ma anche il diverso contenuto di umidità. Aria fredda è più pesante dell’aria calda, ma aria secca è più pesante dell’aria umida. Ecco dunque il balletto dei contrasti che potrebbe sfociare dunque da questa sera (mercoledì) in un carosello di rovesci e anche magari grandinate secondo lo schema temporalesco tipico del soggetto sinottico noto come “linea frontale secca“.

Nel caso attuale, questo settore (come possiamo vedere dalla sequenza delle immagini allegate) si muoverà tra mercoledì sera e giovedì mattina tra la Lombardia, le Venezie e l’Emilia Romagna. I fenomeni, come abbiamo detto, saranno piuttosto rapidi come evoluzione da nord-ovst verso sud-est, ma potranno assumere forma di rovescio, temporale o anche di grandinata (persino graupel-ossia neve tonda).

temp3Va da sè che sui settori montuosi eventualmente interessati, il limite delle nevicate potrà calare drasticamente, seppur con effetti molto localizzati, fino a quote molto basse. Non ultimi, saranno da mettere in conto anche colpi di vento, proprio per l’assestamento delle nuove masse d’aria in arrivo da più fronti.

Come vedete, cari lettori, si profila una situazione molto interessante, come è tipico della prima parte della primavera.

Luca Angelini

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