
Un mese di aprile trascorso finora quasi tutto con temperature al di sotto della media. Dobbiamo considerarlo come una anomalia eccezionale? La risposta è no. Fino allo scorso decennio, e ancor più in precedenza, nel mese di aprile irruzioni fredde di una certa consistenza erano infatti piuttosto frequenti.
Non a caso in molte località i dati medi climatologici del trentennio 1961-1990, ma in parte anche del trentennio 1971-2000, mostrano addirittura una seconda decade di aprile durante la quale le temperature medie smettono di aumentare (come sarebbe da attendersi nella naturale evoluzione della primavera) o addirittura mostrano un leggero calo rispetto alla prima decade. Ciò perché evidentemente le medie climatologiche conservano l’impronta di frequenti irruzioni fredde che in questo periodo della stagione si verificavano e che rappresentavano un temporaneo ritorno a condizioni para o simil-invernali, anche se ovviamente di breve durata.
E allora tornano alla mente, per quanto riguarda in particolare gli eventi occorsi sul nord Italia e considerando solo quelli della seconda decade del mese per adeguarli al periodo attuale, le severe ondate di freddo del 20-22 aprile 1980; 19-20 aprile 1981; 14-15 aprile 1982; 14-15 aprile 1986 (molto intensa); 19-24 aprile 1991 (questa anche prolungata); 18-19 aprile 1992; 10-11 aprile 1994; 14-16 aprile 1995; 9-23 aprile 1997 (cattiva e promulgata salvo brevi pause); 14-16 aprile 1998; 14-22 aprile 2001; 11-12 aprile 2006; 12-13 aprile 2010. E potremmo citarne altre…
Quindi aprile 2023 con un po’ di freddo se fermiamo lo sguardo agli ultimi anni; evenienza per nulla anomala ripensando al passato (anni 70-80-90 ma anche ben più indietro nel tempo); peraltro quella attuale non è nemmeno tra le più intense, anzi tutt’altro. Un altro segno dei tempi che cambiano ed un monito sul fatto che la vera e seria anomalia erano i 28°C di temperatura massima alla fine dell’inverno.
Pierluigi Randi
FREDDO ad aprile, è davvero un ento così anomalo? La parola al matologo
