Vai in montagna? Attenzione ai temporali pomeridiani

Se nei bassi strati la circolazione risulta ferma e stagnante, caratterizzata da medi livelli di umidità e da un deciso riscaldamento diurno, alle quote superiori si trova aria piuttosto fresca, inserita entro una blanda circolazione di bassa pressione che, alla superficie di 500hPa (circa 5.500 metri) delimita isoterme intorno a –15°C.

Queste condizioni favoriscono condizioni di moderata instabilità della colonna d’aria, soprattutto nelle ore più calde, quando il riscaldamento dei bassi strati da parte del soleggiamento, rende precaria la stabilità della colonna d’aria, sormontata dall’aria fredda e densa in altitudine sopra quella calda e più leggera in basso. Quest’ultima, spostata dall’aria fredda in discesa, è costretta quindi a salire prendendone il posto e condensando in nuvolosità cumuliforme, talora anche imponente. Questi annuvolamenti risultano però più consistenti a ridosso delle zone montuose dove, la confluenza delle brezze lungo i versanti facilita la risalita dell’aria incentivando la nuvolosità e quindi predisponendo anche l’atmosfera allo sviluppo di rovesci e/o temporali.

Per questi motivi nella giornata odierna, martedì 23 maggio, ci dobbiamo aspettare un rapido aumento della nuvolosità cumuliforme già in tarda mattinata su Alpi, Prealpi, Appennini, adiacenti fasce pre-appenniniche e settori montuosi delle Isole, con successivo sviluppo di rovesci sparsi e anche di brevi spunti temporaleschi nelle ore pomeridiane. Sulle aree appenniniche centrali, comprese tra Umbria, Lazio, Abruzzo e aree meridionali della Toscana non sono esclusi isolate e occasionali grandinate.

Luca Angelini