
Dopo la pressione esercitata per molti giorni dalla calura, instauratasi al seguito del dominio anticiclonico nord-africano, il cedimento dei geopotenziali in quota, associati all’ingresso in altitudine di aria ben più fresca di origine atlantica, provocherà la nascita di un corridoio di forti contrasti termodinamici. Alla quota di circa 9 mila metri questi contrasti si snoderanno sfogandosi poco a nord del 45mo parallelo attraverso una feritoia lungo la quale correranno venti molto forti da ovest verso est, venti che tecnicamente prendono il nome di Correnti a Getto.
Ebbene, la relazione tra la miscela caldo-umida e stagnante nei bassi strati, il fresco e i venti molto forti in arrivo in quota sarà la miccia di innesco di fenomeni temporaleschi potenzialmente di forte intensità e, localmente, forse anche rovinosi, ossia accompagnati da colpi di vento estremi e da grandinate anche di grandi dimensioni.

Le aree interessate dal passaggio di questi temporali saranno quelle del nord Italia, in particolare dal fiume Po verso nord. Si sottolinea però che il maggior rischio di fenomeni violenti e/o estremi sovrasta soprattutto l’area padana, la quale fornisce un serbatoio di energia davvero notevole. Ne facciamo menzione perché trattasi anche di un area del nostro territorio fortemente abitata e quindi potenzialmente a rischio di danni anche notevoli a cose e/o a persone.
Due saranno i momenti legati al passaggio di temporali, rispettivamente dovuti al transito della coda di due distinte perturbazioni, come abbiamo spiegato per bene nel nostro ultimo VIDEO meteo: la prima fase, in parte già in atto, vedrà passaggio di temporali nella notte su venerdì 21 e poi ancora a partire da venerdì sera fino alla giornata di sabato 22 luglio. Il tutto sarà seguito da un rilevante calo delle temperature con rientro, almeno temporaneo, delle temperature nella media del periodo.
Abbiamo in più occasione parlato di “rischio elevato“. Ebbene la Protezione Civile ha diramato allerta arancione per rischio di forti temporali e conseguenti impatti sul territorio di tipo idraulico (allagamenti, pene improvvise) ed idrogeologico (frane, smottamenti) in particolare sulla Lombardia.
Luca Angelini
