Ora l’attenzione è tutta per lui, quel vortice africano che, dopo aver preso un lungo respiro (caldo) sui deserti algerini, sta per gonfiarsi a dovere e a puntare minaccioso verso le nostre regioni meridionali. Solitamente quando il maltempo parte dal nord Africa, il nostro meridione non se la passa bene, dato che proprio su quelle regioni vengono a contatto diretto masse d’aria diametralmente opposte, l’una polare, l’altra subtropicale, il tutto in uno scenario marittimo pronto a metterci del suo.
In sintesi gli elementi sinottici propensi allo sviluppo di fenomenologia di particolare intensità sono i seguenti:
- Flessione della tropopausa con inserimento in alta quota di aria fredda e secca di parziale origine stratosferica polare dalla Norvegia alla Tunisia.
- Divergenza del flusso a 300hPa, con presenza di diversi massimi di vento sulla verticale del mar Ionio.
- Richiamo di aria subtropicale continentale molto mite, che assume sulle nostre regioni meridionali una componente umida per il passaggio sul mare, sviluppandosi in un low level jet sciroccale.
- Evidente confluenza al livello del mare sul Tirreno meridionale tra il low level jet caldo e aria più fredda da nord in uscita dalle regioni del medio-alto versante tirrenico.
- Evidente effetto di sbarramento orografico a carico dei settori ionici di Sicilia, Calabria, Basilicata e Salento.
- Presenza di un gradiente molto marcato a tutte le quote.
Tutto questo per dire cosa? Di fare attenzione alle seguenti zone:
- Lazio e Campania, per possibili temporali di particolare insistenza e intensità, con rischio di locali grandinate.
- Sicilia centro-orientale, Calabria ionica, Basilicata costiera e Puglia meridionale, per rischio di fenomeni temporaleschi a ripetizione, talora associati anche a locali episodi vorticosi, in special modo sul mare e in prossimità delle coste.
Quando sono previsti i fenomeni più intensi? Nell’arco temporale che va dalla sera di giovedì 6 sino a mezzogiorno di venerdì 7 novembre. Tra il pomeriggio e la sera di venerdì attenzione soprattutto alla Sicilia occidentale per via del particolare anticipato in questo articolo. Ai fenomeni citati si tenga presente la possibilità di colpi di vento e, su Ionio e Adriatico meridionale, anche di burrasche con vento forza 9.
Questo è quanto emerge dalle ultimissime elaborazioni numeriche. In caso di novità vi informeremo tempestivamente facendo comunque presente di prendere quale riferimento ufficiale i bollettini diramati dalle Autorità competenti, ovvero Protezione Civile e Arpa Regionali.
Luca Angelini
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