Il tempo di Pasqua e del periodo primaverile nel quale di solito questa festività cade è caratterizzato da una risaputa inaffidabilità meteorologica. Più la prognosi è inaffidabile e più occorre accorciare la gittata previsionale, pena cadere in errore, salvo poi sollevare una ingiusta derisione di massa dei meteorologi, che vi avevano avvertito (quelli veri…).
Detto ciò procediamo ad esaminare con i piedi di piombo – e fin dove la scienza di permette di arrivare – la linea di tendenza che inizia ad emergere dal materiale probabilistico messo a disposizione dai Centri di Calcolo proprio per il weekend di Pasqua.
Prima considerazione: l’analisi può al momento solo individuare lo scenario più probabile a larga scala. Ebbene da questa analisi (vedi figura in alto, clic per aprirla) emerge un possibile “buco” di pressione tra la penisola Iberica e l’Africa nord-occidentale (cerchio azzurro) e un campo di pressioni più alte e livellate (seppur in calo) sulla Mitteleuropa, il Mediterraneo centrale e sull’Italia (settore rosso).
Seconda considerazione: l’analisi non può spingersi nel dettaglio ma, per quanto sopra, possiamo ritenere che nei giorni di venerdì 19, sabato 20, Pasqua e Pasquetta le condizioni meteorologiche sull’Italia saranno nel complesso discrete. Detto in altri termini avremo una maggior probabilità di tempo almeno in parte soleggiato, con probabilità di pioggia generalmente bassa e temperature prossime o appena superiori alla media del periodo.
Altro per il momento non si può dire, ma su queste pagine seguiremo senz’altro passo dopo passo l’evoluzione che man mano emergerà dalle prossime analisi, quindi non vi rimane che consultarci con regolarità sino a scadenza.
Luca Angelini
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