Dopo i già ampi editoriali di questa giornata, nei quali abbiamo prima esaminato la complessa situazione meteorologica del weekend e poi la discesa di aria fresca che si prepara a partire da domenica, rimaneva solo da riassumere il tutto e portare il nostro sguardo fino al massimo consentito dalla predicibilità a media scadenza.
Ecco allora questo video, che ripercorre passo passo la strada che intraprenderanno nuvole e correnti. Le seguiremo da lontano per poi soffermarci sul dettaglio dei fenomeni che porteranno.
Dunque, abbiamo a che fare con diversi corpi nuvolosi, organizzati entro una doppia cuspide ciclonica: una prima interesserà da questa notte fino a sabato mattina le nostre regioni centrali, le meridionali tirreniche e la Sardegna. Un secondo, quello nato per la spinta fredda in arrivo dal nord Europa, irromperà sabato pomeriggio al nord, determinando un rapido passaggio di rovesci temporaleschi, che poi domenica, sotto la spinta di un terzo corpo nuvoloso, insisteranno ancora su nord-est e centro-sud peninsulare.
Nel frattempo la rotazione delle correnti dai quadranti settentrionali inizierà a portare aria più asciutta (oltre che più fredda), pertanto ecco i primi rasserenamenti farsi strada al nord-ovest per effetto favonico (qui il calo delle temperature a valle si noterà solo da lunedì). Le schiarite si faranno via via più ampie anche sulle regioni centrali tirreniche e sulle Isole, soprattutto a partire da lunedì 16. Passando a martedì 17 notiamo che con tutta probabilità le regioni del medio versante adriatico e quelle meridionali assisteranno ad ulteriori condizioni di tempo instabile con rischio di acquazzoni (prevalentemente pomeridiani), mentre sul resto d’Italia tornerà il sole.
Mercoledì 18 maggio infine, limite massimo consigliabile dal materiale numerico disponibile e dal buon senso, pare possa essere una giornata asciutta su tutto il Paese e anche per buona parte soleggiata, seppur con nuove nubi in arrivo in giornata sulle regioni occidentali. Poi forse ci saranno altre novità, ma per il momento la carne al fuoco è già sufficiente a consigliarci di dire stop.
Luca Angelini
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.