ONDA DI CALORE: l’Europa centro-occidentale e il bacino del Mediterraneo, Italia compresa, rimangono sotto il giogo della figura anticiclonica nord-africana. Sul nostro Paese si sono nuovamente instaurate condizioni da onda di calore, così come evidenziato anche dal rispettivo indice che, pur senza arrivare a valori da primato, identifica sulle nostre città un disagio fisico anche intenso.
ANALISI SINOTTICA: dall’analisi dei campi di vento alle quote superiori, si nota un jet streak (massimo di vento) prossimo a transitare al vertice dell’asse di una saccatura che pone il suo minimo principale ad ovest delle Isole Britanniche, elongandosi poi lungo i meridiani sino alle isole Canarie. L’onda depressionaria tenderà nei prossimi giorni a seguire i massimi di vento sopra menzionati, che la trascineranno verso levante, permettendo una parziale erosione della cupola anticiclonica nord-africana all’altezza della Francia e delle nostre Alpi (prima figura soggetto sinottico n.3), mentre ne verrà rinforzata sulle nostre regioni centro-meridionali.
Tra le due figure antagoniste, andrà sviluppandosi una discontinuità nelle masse d’aria, tali da costruire una perturbazione che si disporrà tra il nord della Spagna, la Francia e l’Europa centrale (soggetto sinottico n.2 nella seconda figura), preceduta da una linea temporalesca che nel corso del weekend lambirà l’arco alpino (soggetto sinottico n.1 nella seconda figura).
LE CONSEGUENZE: fino a venerdì sole e caldo prevarranno ovunque, anche se non mancheranno manifestazioni temporalesche di calore su Alpi, Prealpi e Appennino centrale (vedi previsione del 14 luglio). Nel corso del fine settimana questa attività temporalesca tenderà a cessare in Appennino e invece ad accentuarsi lungo le Alpi, con qualche sconfinamento occasionale non escluso anche sui settori padani posti a nord del fiume Po, specie su Piemonte e Lombardia.
Per contro non si avvertiranno apprezzabili ritocchi alle temperature, che rimarranno alquanto elevate e superiori alla media del periodo sia nei valori minimi che in quelli massimi.
Luca Angelini
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