Anticiclone africano, ecco le nubi sentinella che annunciano l’arrivo

Anche le alte pressioni hanno le loro nubi. In particolare le figure anticicloniche che, in quanto alimentate da aria calda in risalita dal nord Africa, vengono denominate appunto “di matrice nord-africana” si presentano all’appello con un tipico set di nubi e di venti. In via empirica, ossia procedendo senza l’ausilio delle carte meteorologiche, si può porre l’attenzione ad esempio sul transito di nubi di tipo cirriforme alle quote superiori, nubi che rimangono comunque molto sfrangiate e mai troppo compatte.

Le immagini satellitari sono chiarissime nel evidenziarci questo sfilare di nubi, quasi invisibile spesso accompagnate anche da pulviscolo desertico del Sahara. L’aria calda, essendo più leggera, invade il cielo a partire dalle quote superiori ed è per questo che si accompagna a questo tipo di nubi le quali, tuttavia, non riescono a svilupparsi per la loro curvatura anticiclonica. Ora però questa corrente, essendo più calda della massa d’aria sottostante più fresca, tende ad avere uno spessore maggiore, che conferisce a questa struttura atmosferica la forma a cupola.

L’aumento di spessore della colonna d’aria fisicamente va a “schiacciare” quel che resta dello strato fresco sottostante. Si attua quindi una compressione della stessa e pertanto nascono moti discendenti tipici delle alte pressioni, fenomeno noto tecnicamente come “subsidenza”. Da notare che i moti discendenti portano verso il basso l’aria precedentemente affluita in quota, realizzando in questo modo il trasporto e la successiva la compressione (detta adiabatica), secondo un processo simile a quanto avviene utilizzando ad esempio la pompa per gonfiare le ruote di una bicicletta che, come noto, si scalda durante l’utilizzo.

La fase di maturazione del nostro campo anticiclonico così costituito inizia quindi a farsi sentire anche alle quote inferiori con l’aumento delle temperature. Inoltre talvolta (come in questo caso) i venti caldi che, scorrono sopra un mare più fresco, tendono anche a formare quella banda nuvolosa bassa stratiforme che vediamo stessa tra le coste algerine e le Isole Baleari. In Liguria questo tipo di nuvolosità è nota come Maccaja.

Sull’Italia questo tipo di situazione è rappresentata nei bassi strati da un rinforzo del vento sulle nostre Isole Maggiori , che dapprima proviene da Levante, poi da Scirocco, in successiva estensione anche alle altre regioni se trattasi di soggetto a rapida evoluzione.

Quindi per riassumere: velature in cielo, Scirocco nei bassi strati, eventuale nuvolosità bassa costiera e temperature in aumento sono i sintomi di un anticiclone in arrivo, in questo caso di un anticiclone di tipo nord-africano.

Luca Angelini

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