In Appennino tornano l’inverno e la NEVE

Nell’ambito dell’ormai risaputa ondata di freddo descritta nei nostri precedenti approfondimenti, vogliamo ora porre l’attenzione sul fenomeno invernale per eccellenza: la neve. Ebbene, dopo aver investito i versanti esteri delle Alpi, con trafilamenti qua e là anche sui settori italiani più prossimi al confine di Stato, la neve tornerà ad imbiancare soprattutto le zone appenniniche, specialmente quelle rivolte verso l’Adriatico.

Neve dall’Emilia Romagna alla Calabria. Neve che scenderà sino a quote anche inferiori ai 1.000 metri, orientativamente fin verso i 700-800 metri. Neve che arriverà soprattutto mercoledì 19, giovedì 20, ma con ultime sacche di resistenza anche venerdì 21 aprile. Si, stiamo parlando di aprile, proprio quel mese che fino a qualche giorno fa assomigliava più a giugno e ora più a febbraio.

Si tratterà di nevicate che si accompagneranno a vento forte, in prevalenza dai quadranti di nord-est. Quando l’aria arriva da nord-est mantiene quasi inalterato il suo potenziale freddo ed ecco allora la possibilità di vere e proprie bufere di neve in stile squisitamente invernale sulle nostre zone appenniniche. La neve potrà tornare a far visita anche alle zone terremotate, trovandole purtroppo esattamente come le aveva lasciate qualche mese fa.

Gli accumuli di neve al suolo più significativi si registreranno naturalmente sul tetto dell’Appennino, quindi tra Abruzzo e Molise. Qui lo spessore totale atteso in quota può essere stimato mediamente intorno ai 30 centimetri, fatte salve le “ripulite” eoliche portate, come detto, dal forte vento che si accompagnerà all’episodio.

Un evento che poi, nel corso del prossimo fine settimana, probabilmente se ne andrà con la stessa rapidità con il quale si è presentato, lasciano comunque un’eredità bianca tutta nuova sui profili delle nostre montagne e, si spera, senza troppi danni, in considerazione del ciclo vegetativo già in atto.

Luca Angelini

In Appennino tornano l’inverno e la NEVE