Un acquazzone estivo, magari accompagnato dal brontolio sordo di un temporale, goccioloni grandi che cadono da nubi color pece ma che dopo mezz’ora lascia spazio al sereno. Ci troviamo davanti ad un tipo di precipitazione generatosi in seno a nubi cumuliformi o a sviluppo verticale. Il processo fisico che permette la costruzione delle nubi temporalesche e delle relative precipitazioni è detto convezione. Da qui le nostre precipitazioni si dicono convettive e avvengono sotto forma di rovescio.
I rovesci possono verificarsi anche durante il transito di perturbazioni, questo perchè le nubi convettive possono risultare “immerse” nel tessuto più stratiforme di un siostema frontale. Lo stesso dicasi in caso di sbarramento orografico, allorquando le forzanti opposte dall’impatto di una massa nuvolosa contro una barriera montuosa, può dar luogo a precipitazioni convettive. Ma proprio il transito delle perturbazioni ci dà lo spunto per conoscere il secondo tipo di precipitazioni possibili, quelle avvettive.
Una perturbazione delle medie latitudini, detta anche fronte o sistema frontale se costituito da diverse tipologie fisiche di sviluppo, si forma per la sovrapposizione di masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche differenti. Masse d’aria che si muovono pongono in essere un processo che si chiama avvezione. Se è l’aria calda a muoversi versa la fredda si parla di avvezione calda, se è quella fredda a muoversi verso la calda si parla di avvezione fredda.
Ebbene con i processi suddetti nasceranno in prevalenza due tipi di perturbazioni, rispettivamente un fronte caldo o un fronte freddo. Le precipitazioni generate in seno a queste perturbazioni e con questo tipo di processo sono pertanto dette avvettive. Solitamente le precipitazioni avvettive sono di debole o al più moderata intensità e possono insistere per diverse ore se non addirittura per intere giornate.
Da notare infine che precipitazioni avvettive e convettive possono coesistere in una stessa perturbazione, nel caso l’avvezione si operi in presenza di masse d’aria instabili. Piogge deboli e continue si alterneranno così a rovesci intensi e a temporali o persino a grandinate, nel caso di sviluppo consistente della parte convettiva del fronte. Questo avviene soprattutto durante il passaggio di un fronte freddo estivo o nel caso di temporali prefrontali che solitamente si sviluppano nel settore caldo, ovvero subito dopo il fronte caldo e immediatamente prima di un fronte freddo.
Luca Angelini
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