Dettaglio sui TEMPORALI di mercoledì 3 luglio al nord

Con il ritiro verso sud della bolla anticiclonica nord-africana, le nostre regioni settentrionali rimangono esposte a correnti più instabili e inserite entro una circolazione ciclonica facente capo ad una saccatura con perno principale sulla Norvegia. Questa figura richiama oltretutto un piccolo asse di saccatura legato ad una seconda circolazione di bassa pressione in approfondimento ad ovest della penisola Iberica.

Lungo la linea di contatto tra l’aria calda legata all’anticiclone e quella fresca trasportata in seno alla saccatura si sviluppa una linea temporalesca che, sfruttando il riscaldamento diurno, innescherà fenomeni anche intensi proprio sulle nostre regioni settentrionali.

Questi temporali interesseranno nel pomeriggio le aree montuose (Alpi, Prealpi e nord Appennino) procedendo poi prima di sera anche verso le aree padane, dove insisteranno soprattutto nella successiva notte su giovedì 4.

Il servizio sperimentale Pretemp, che ha anche curato l’elaborazione della figura qui sopra, ha assegnato un livello di pericolosità 2 sulle Alpi centrali per il rischio di nubifragi localizzati. Sulle aree padane invece il maggior pericolo potrebbe derivare dagli improvvisi colpi di vento e da possibili rovesci grandinigeni >2cm di diametro.

Sulle restanti aree (Appennino centrale e zone adiacenti) si segnala altresì la possibilità di temporali pomeridiani generici, senza particolari criticità.

Luca Angelini

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