Questa esclamazione in lingua tedesca si presta perfettamente nel descrivere le giornate di vento che ci attendono a breve, in particolare quella di mercoledì 9 e giovedì 10 novembre. Dopo gli sbuffi vaporosi dell’aria mite che ha risalito la nostra Penisola per diversi giorni, tutto sta per cambiare. L’asse della saccatura che si è resa responsabile del recente maltempo – in parte ancora in atto come nel caso del nostro meridione – sta transitando proprio sulla verticale dell’Italia e dalle correnti tese ma miti subentreranno venti più freddi e turbolenti.
Se fate caso alla cartina che vi ho proposto in alto riferita alle ore centrali di giovedì 10 novembre (click per aprirla), noterete senza troppi giri di parole quale ricambio d’aria sta per aprirsi il varco sul Mediterraneo e sull’Italia. Una miscela di aria polare e artica, di contributi marittimi e continentali, che condiranno il calo delle temperature già approfondito in altri editoriali.
Ora tutta l’attenzione va a quei vettori a sfondo colorato, in particolare in rosso e in fucsia, che mettono in risalto lo sfogo dell’aria fredda attraverso intensi venti di Maestrale. Come sempre saranno le Isole Maggiori a risentire di questa nuova burrasca, che prenderà il via nella giornata di mercoledì 9 novembre, invadendo progressivamente l’intero bacino sardo-tirrenico. Non c’è bisogno di dire che anche i crinali montuosi saranno battuti da venti forti, talora anche tempestosi come possiamo rilevare a cavallo dell’arco alpino già mercoledì, cui si sommerà un bis in quella di giovedì con l’aggiunta della dorsale appenninica.
Sui crinali più elevati infatti, l’effetto Venturi causato dalla strettoia verticale tra la massa montuosa e il top del flusso, darà modo al vento di sfogarsi a tutto tondo, tirando fuori valori di tutto rispetto, anche superiori a 100-120 chilometri orari.
Giovedì 10 Maestrale per tutti o quasi, dato che sul Ponente Ligure e val Padana potranno generarsi correnti di ritorno che lo faranno assomigliare più ad un Ponente “sbilenco”.
Inutile dire che i mari si comporteranno di conseguenza, presentandosi in cattive condizioni pressochè ovunque, fatta la sola eccezione per i tratti immediatamente sotto costa più riparati (Ponente Ligure, coste venete, orientali sarde e ioniche. Vi invito a tal proposito a monitorare le condizioni del mare consultando l’apposito bollettino redatto dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare e riportato in questa nostra pagina.
Vi anticipo infine che anche venerdì 11 e sabato 12 novembre, pur con qualche variante al tema, il clima sull’Italia si manterrà decisamente ventoso, anche se con il passare dei giorni il vento tenderà sempre più a lasciare le nostre regioni settentrionali per concentrarsi nel migliore dei modi sul resto del Paese.
Luca Angelini