Fatte salve le sempre utili raccomandazioni sulle difficoltà di prevedere una nevicata in pianura sull’Italia, possiamo comunque in questo caso dire qualcosa in più, dato che le carte a nostra disposizione ci danno un’idea sufficientemente chiara ed attendibile della situazione attesa per domani, domenica 27 gennaio.
LA PERTURBAZIONE: dunque una debole perturbazione a carattere freddo che si infrange contro i versanti esteri delle Alpi, preceduta da una corrente umida e meno fredda da sud-ovest che riuscirà ad infiltrarsi di traverso anche su parte delle nostre regioni settentrionali (oltre che sul Tirreno come abbiamo specificato nel nostro VIDEO) generando deboli precipitazioni.

LE TEMPERATURE: ora, se esaminiamo la carta qui sopra, che rappresenta l’andamento della temperatura su una sezione verticale dell’atmosfera lungo l’asse padano centrale nel tratto emiliano-romagnolo, si nota che negli strati prossimi al suolo ci saranno temperature piuttosto basse per inversione termica radiativa (comunque sopra lo zero anche se di poco). Sopra questo stato però si nota un‘intercapedine di aria più mite che tra i 400 e i 1.000 metri fa salire la temperatura anche oltre a +5°C (la corrente che precede la perturbazione). E’ questo strato che causerà la fusione della precipitazione trasformandola in pioggia. A fine evento (in serata), questo strato si assottiglierà per inserimento di aria più fredda e per questo sarà possibile un abbassamento del limite delle nevicate, che comunque difficilmente arriveranno al piano, se non qualche episodio di locale pioggia mista a neve.
LE QUOTE NEVE: con il livello dello zero termico inizialmente elevato, il limite della neve, che tra l’altro non verrà agevolato nella sua discesa dall’intensità delle precipitazioni nel complesso deboli e intermittenti, si attesterà pertanto mediamente intorno a 300-400 metri sul versante padano dell’Appennino Ligure (Alessandrino), 500-700 metri in Lombardia (in calo fino a 300-400 metri in serata), 700-900 metri in Veneto fino a 800-1.000 metri in Emilia (in calo fino a 300-400 metri verso sera), fino a 1.300 metri sulla Romagna (in calo fino a 600-700 metri in serata).
Giusto a titolo informativo, completiamo il discorso uscendo dai confini padani per constatare che la neve si fermerà in Liguria verso gli 800-1.000 metri, in Friuli Venezia Giulia tra 500 e 600 metri, in Trentino, Alto Adige, Valle d’Aosta occidentale e sulle Alpi occidentali piemontesi intono a 600-700 metri.
Luca Angelini