In seno ad una profonda depressione che dal nord Europa è andata ad infilare il suo asse addirittura sul cuore del nord Africa, ruotano diversi minimi di pressione. Tra questi il più insidioso, al momento allo stato embrionale nel bel mezzo del Sahara Libico, sta per risalire la china e sbarcare sulle coste meridionali del Mediterraneo.
Le correnti in quota lo guideranno lungo una traiettoria a compasso che nelle prossime 24 ore lo condurranno verso il nostro meridione, non prima di essersi organizzato con una perturbazione nuova di zecca, in nascita per separare l’aria calda subtropicale da quella intermedia atlantica che preme dal cuore dell’Europa.
Da qui una deriva perturbata, breve ma intensa che vedrà nella giornata di giovedì 18 febbraio la sua azione di punta sulle nostre regioni meridionali.
Il ventaglio delle piogge, accompagnate da forti venti sciroccali, prenderà forma al mattino sulla Sicilia (fenomeni sparsi), per poi evolvere verso Calabria, Puglia, Basilicata e Campania (fenomeni più diffusi e intensi). Possibilità di temporali, specie in area ionica, con pesanti piogge in arrivo dal mare, organizzate lungo particolari linee di confluenza tra Puglia, Calabria e Basilicata. Nevicate sulle cime montuose più elevate, a quote comprese mediamente tra 1.500 e 1.700 metri.
Con il passare delle ore l’inserimento del Maestrale porterà aria più fresca ma anche più asciutta, cui si accompagnerà un miglioramento che dalla Sicilia si propagherà entro sera anche al resto del meridione, ormai fuori sia dal maltempo che dall’abnorme ondata di tepore africano che l’aveva preceduta.
Luca Angelini
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