Fumo di sigaretta e ambiente, lo sapevate che…

Ogni anno vengono prodotti seimila miliardi di sigarette che oltre a nuocere gravemente alla salute, producono effetti negativi e danni all’ambiente e alle risorse ambientali, agli ecosistemi naturali e al clima globale. I funzionari della salute affermano che fumare non solo uccide circa 7 milioni di persone ogni anno, ma ha un impatto devastante sull’ambiente contribuendo alla deforestazione, all’impoverimento di acqua e suolo, e all’acidificazione.

«Il danno all’ambiente si verifica lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti del tabacco a causa della deforestazione, dell’inquinamento delle acque causato dall’uso dei pesticidi e dei rifiuti di sigarette», ha dichiarato la dottoressa Vera Luiza da Costa e Silva, che gestisce il segretariato del trattato di controllo del tabacco dell’Oms.

L’impatto devastante dell’industria del tabacco sulla salute umana è ben noto. Una nuova ricerca, condotta dai ricercatori dell’Imperial College di Londra, ha analizzato e valutato gli impatti sull’ambiente causati dall’industria del tabacco. Questo rapporto è stato presentato il 2 ottobre scorso alla Convenzione delle Nazioni Unite sul controllo del tabacco, un trattato internazionale che è parte integrante delle attività e delle funzioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A livello globale, la coltivazione di tabacco verde ammonta a 32,4 milioni di tonnellate da cui si producono poi 6,48 milioni di tonnellate di tabacco secco. Con questa quantità di tabacco secco vengono confezionati circa seimila miliardi di sigarette (dati del 2014).

I fumatori dei seimila miliardi di sigarette emettono con il loro fumo, oltre ad una serie di altri inquinanti (come le polveri sottili e particelle incombuste, i composti organici volatili e gli ossidi di azoto), anche alcuni inquinanti particolarmente pericolosi per il clima e particolarmente tossici per la salute umana e per la vita e gli equilibri degli ecosistemi naturali, quali:

– gas serra, ed in particolare circa 84 milioni di tonnellate di anidride carbonica, una quantità che è circa pari allo 0,2% delle emissioni globali di anidride carbonica;
– alogenuri arilici, ed in particolare circa 490 mila tonnellate di 1,4-diclorobenzene, un composto chimico aromatico derivato dal benzene, che è nocivo, irritante e cancerogeno per la salute umana e molto tossico per gli ecosistemi naturali.

Per confezionare seimila miliardi di sigarette vengono utilizzate (e consumate) molte risorse naturali, tra cui:
– oltre 22 miliardi d tonnellate di acqua, che è sottratta alle risorse idriche naturali e agli altri usi dell’acqua, compresi gli usi idropotabili;
– oltre 5 milioni di ettari di suolo, che è sottratto all’agricoltura ed alla produzione di cibo
– oltre 62 miliardi di joule di energia (circa 20 megawatt-ora), la cui produzione comporta emissioni aggiuntive di gas serra.

Quasi il 90% di tutta la produzione mondiale di tabacco è concentrato nei paesi in via di sviluppo. I primi dieci produttori includono Paesi a basso reddito che sono importatori netti di cibo, come lo Zimbabwe e il Malawi. In Cina, il Paese che consuma più sigarette al mondo, ogni anno vengono prodotte 2,5 trilioni di sigarette, processo che utilizza milioni di tonnellate di acqua e migliaia di miglia quadrate di terra arabile.

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Prof. Vincenzo Ferrara

Luca Angelini

L’impatto impressionante del fumo di sigaretta sulla salute e sull’ambiente