Solitamente l’Artico, inteso come freddo (non come luogo geografico), preferisce il continente nord-americano all’Europa. E’ solo un’impressione o è un dato di fatto? Beh, già solo considerando l’andamento climatico a parità di latitudine, possiamo notare che la bilancia del freddo pende nettamente verso il nord America.
Pensate a New York, stessa latitudine di Napoli, Washington, stessa latitudine di Palermo. Le due città americane salgono spesso alla ribalta della cronaca invenale per le loro bufere di neve, il celebre Blizzard. Non parliamo poi di Montreal od Ottawa, perle del freddo canadese, con le temperature minine di gennaio che normalmente scendono sotto i -15°C. Qui siamo alla latitudine di Milano che, pur con il suo clima continentale, raramentenel pieno di gennaio scende (sempre in condizioni medie) sotto i -5°C.
Pechè il gelo artico invernale ha dunque la strada più facile in America che in Europa? Per motivi essenzialmente legati all’orografia dei due continenti. L’America ha dalla sua le Montagne Rocciose, il cui sviluppo lungo i meridiani, agevola una particolare deviazione del Getto Polare con un’ansa depressionaria semi-permanente che si sviluppa sottovento in quel del Canada orientale. Al contrario l’Europa mediterranea è protetta da catene montuose poste invece lungo i paralleli, come Alpi e Carpazi, che fanno da barriera alle discese fredde da nord.
Man mano che il Getto Polare procede verso est, dopo aver scavato un’onda ciclonica sul nord America, ritrova sull’Atlantico le condizioni ideali per un ricompattamento. Anche in questo caso, il successivo impatto con le catene montuose scandinave, piuttosto che il successivo scivolamento verso il Massiccio Centrale Francese o le nostre Alpi provoca nuove ondulazioni nel flusso, ma la conformazione irregolare delle stesse non facilità lo sviluppo delle saccature nè la propagazione dell’aria fredda verso sud, che spesso viene invece ostacolata.
Un ultimo appunto: il serbatoio del freddo americano sono il Canada da una parte e la Groenlandia dall’altra, entrambe a un tiro di schioppo dal cuore del continente nord-americano. Il serbatoio del freddo europeo, come sappiamo, è invece la Siberia, posta a 6 mila chilometri di distanza dalle nostre lande. C’è bisogno di aggiungere altro?
Luca Angelini
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