Un flash di aggiornamento (domani poi stenderemo l’analisi completa) riguardo il transito della perturbazione che tra giovedì 14 e venerdì 15 gennaio investirà diverse regioni dell’Italia e che, come qualcuno certamente si ricorderà, avevamo inquadrato alcuni giorni fa in questo approfondimento.
Ebbene, trattasi di una perturbazione veloce ma piuttosto carica, che punterà dapprima le nostre regioni settentrionali (soggetto n.1 nella figura qui sopra), per poi venire spinta verso quelle centrali e, seppur con effetti minori, anche su quelle meridionali entro venerdì 15. La spinta, dovuta all’innesto entro la grande depressione che da giorni insiste sul comparto euro-atlantico, verrà operata dalla corrente fredda polare marittima che alimenta proprio questo grande vortice (soggetto n.2 in figura).
Per quanto anticipato, ci dovremo pertanto aspettare piogge, ma anche nevicate. La neve cadrà sulle Alpi sino a bassa quota (domani dettaglieremo anche questo particolare), mentre in Appennino ancora a quote piuttosto elevate, comunque in calo dalla notte su venerdì.
Attenzione però: la massa nuvolosa legata a detta perturbazione, raggiungerà le regioni settentrionali nella seconda parte della notte su giovedì, trovando pertanto suoli piuttosto freddi a causa dell’inversione termica nei bassi strati. Il legame tra questo strato freddo e quello sovrastante dovuto al flusso polare marittimo detto prima, potrebbe porre condizioni favorevoli al fenomeno dell’omotermia: se la temperatura rimane costante lungo lo strato atmosferico medio-basso (condizioni di omotermia appunto) la colonna d’aria potrebbe risultare favorevole a qualche nevicata anche su alcuni settori della val Padana.
Al momento questa condizione sembrerebbe favorevole sulle seguenti regioni: Valle d’Aosta, alto Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto. Nell’approfondimento di domani vi confermerò o meno questo importante dettaglio, non mancate, vi aspetto!
Luca Angelini
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