Guasto di inizio novembre: qui diventa una cosa seria

1Occhi puntati sul peggioramento del 4-6 novembre, quando una saccatura atlantica si lancerà alla conquista del Mare Nostrum dove riuscirà ad insediarsi con un vortice di bassa pressione tutto suo. Al di là delle singole corse elaborate dai modelli fisico-matematici, quello che al momento ci interessa è conoscere la probabilità con la quale si disegnerà effettivamente questa bozza sinottica e i rispettivii eventi associati.

Parliamo delle piogge, previste estese e talora anche abbondanti. La probabilità che queste ultime degenerino sino a provocare criticità a livello idrogeologico risultano al momento più concrete per Liguria, fascia prealpina e regioni centrali tirreniche (vedi mappa nella figura in basso). Stringendo ancora il cerchio vogliamo farvi porre l’attenzione in particolare a Liguria e Friuli Venezia Giulia. Le giornate peggiori saranno quelle del 4 e del 5 novembre.

2Alle piogge importanti si sommerà anche la contestuale risalita dello zero termico, il che significa nevicate iniziali sulle Alpi sino a quote medie, cui seguirà un repentino passaggio a pioggia sino ad alta quota. E quando piove sulla neve si aggiunge un’ulteriore fattore di carico per il nostro territorio, segnatamente laddove ci si trovi dinnanzi a fiumi e torrenti.

Un quadro che, come vedete, non promette nulla di buono.  Il maltempo continua  a presentarsi a corrente alternata, così come si addice al nuovo stato di equilibrio conseguente alle modifiche subite dal clima negli ultimi anni. Per l’uomo comune vuol dire che, in special modo durante questa stagione, il maltempo, quando arriva, picchia duro, che quando inizia a piovere potrebbe andare avanti per giorni.

E quando ciò accade, si spera sempre che non causi troppi danni.

Luca Angelini

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