Martedì 4: maltempo conclamato, ecco tutti i particolari

sinotticaI cieli si oscurano sulle regioni di nord-ovest, quell’angolo di Italia che probabilmente risentirà maggiormente gli effetti dell’ondata di maltempo ormai imminente. Con martedì il guasto entrerà nel vivo, con la saccatura atlantica che andrà approfondendosi sino ad irrompere sul Mediterraneo con il suo stuolo di perturbazioni. Non farà freddo, ma di pioggia ne vedremo davvero tanta.

Tra queste perturbazioni (la figura qui sopra può aiutare la comprensione del testo), la più intensa farà il suo ingresso sull’Italia proprio domani, martedì 4, generando diffuse condizioni di maltempo su nord, centrali tirreniche e Sardegna occidentale. Vari sono i punti di forza che la sostentano.

  • Primo fra tutti il netto contrasto tra il richiamo di un fiume d’aria caldo-umida dal nord Africa in testa al fronte, e la spinta di un blocco d’aria artico-marittima dietro al medesimo. Parametro frontale elevato significa perturbazione molto intensa (la n°2 in figura).
  • Per di più, il blocco operato dall’alta pressione, quantunque in fase di incipiente regresso sull’Europa orientale, causerà una vistosa ondulazione frontale che, per motivi orografici, si  disegnerà all’altezza del nord Italia, dove pertanto sono attesi i fenomeni di maggior portata.
  • Non ultima, una evidente flessione della tropopausa, una sorta di scia d’aria molto fredda e secca, finirà per intrufolarsi al di sopra del letto caldo e umido, generando condizioni di forte instabilità atmosferica, leggi temporali. Da notare che una seconda feritoia della tropopausa (la “B” sulla Tunisia) è prevista muoversi dai cieli tunisini a quelli siciliani, con direzione Ionio. Tanto basterà per attivate condizioni favorevoli a temporali su Sicilia e Calabria meridionale. Qualche riflesso anche in Campania. Gli amici del sud facciano inoltre attenzione a quella linea tratteggiata blu (n°3), sempre nella figura in alto: è l’embrione del forte guasto che interesserà il nostro meridione tra giovedì e venerdì. Tratteremo apposito articolo.
  • Infine, come vedete gli elementi in gioco sono tanti, l’intensa ventilazione sciroccale che conduce il flusso caldo-umido sopra descritto a ridosso dell’Italia è costretto a misurarsi con le nostre montagne. I punti di impatto costituiscono i settori dove la massa d’aria è ulteriormente costretta a sollevarsi in blocco per motivi orografici, esasperando le piogge.

martedìDove ci dobbiamo attendere in definitiva i fenomeni più intensi nella giornata di martedì? Presto detto (vedi mappa qui a fianco):

  • Valle d’Aosta centro-orientale, Piemonte settentrionale (Biellese, Ossola e Verbano i settori più a rischio)
  • Estremo Ponente ligure, in modo particolare l’entroterra tra Imperiese e Alpi Marittime.
  • Sicilia, Calabria meridionale

Piogge attese anche sul resto del nord, anche se più moderate. Segnaliamo i settori dove invece potrà piovere di meno o addirittura rimanere quasi a secco: Mantovano, est Emilia, Romagna, Padovano e Rodigino.

Chiudiamo con un doveroso cenno allo stato dei mari: agitati, tendenti a molto agitati il mar Ligure, con possibili mareggiate sulle coste di Ponente, in special modo lungo la Riviera dei Fiori, per onda da sud fino a 5-6 metri. Le onde più alte attese nelle ore centrali della giornata. Molto mossi i mari di Sardegna e il Tirreno centro, dove l’altezza d’onda non dovrebbe comunque superare i 4 metri.

Luca Angelini

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