Nei prossimi giorni tornerà a fare molto CALDO, tutti i dettagli

PERCHE ANCORA CALDO AFRICANO? Con la campana di alta pressione ridotta nella sua parte più settentrionale, chi riuscirà ad uscire dall’oppressione del caldo africano saranno i Paesi dell’Europa centrale e settentrionale. Se per costoro la breve ma impressionante ondata di caldo dei giorni scorsi sarà ormai alle spalle, per noi la calura africana avrà ancora qualcosa da dire.

L’asse del caldo infatti non avrà modo di evolvere e di abbandonarci, perchè chiusa a tenaglia tra un’area depressionaria sull’Europa orientale e da un vortice in fase di approfondimento all’altezza della penisola Iberica. Sarà proprio quest’ultima figura che andrà richiamare l’aria calda prelevandola dall’entroterra sahariano e costringendola a transitare a ventaglio anche sull’Italia.

Dove e quando farà più caldo?

VENERDI 5 luglio le temperature massime più elevate si registreranno nelle zone interne della Sardegna (punte fino a 36-37°C). Sul resto dell’Italia ci si fermerà tra 32 e 33°C, con qualche punta di 34°C sull’entroterra laziale, nel Foggiano e nel Catanese. Zero termico a 4.200 metri.

SABATO 6 luglio ancora molto caldo in Sardegna (punte fino a 36-38°C), nell’entroterra siculo e nell’entroterra foggiano (punte fino a 35-36°C). Sul resto dell’Italia quadro termico invariato, ma con aumento dell’afa nelle zone di pianura, specie in val padana. Zero termico a 4.000 metri al nord, 4.400 metri al centro e al sud.

DOMENICA 7 luglio diminuisce un po’ il caldo di picco sul nord della Sardegna ma aumenta nell’entroterra delle nostre regioni meridionali peninsulari. Su queste zone e in Sicilia punte ancora prossime a 36-38°C. Da segnalare anche i 35-35°C nell’entroterra toscano e laziale, oltre ai 33-34°C umidi della bassa Padana. Zero termico tra 3.800 e 4.000 metri al nord, fisso a 4.400 metri al centro-sud.

Infine terminiamo con LUNEDI 8 luglio che vedrà il grosso della calura stazionare ancora la sud, puntando ai 37-38°C nelle zone interne (Sicilia compresa), mentre lascerà respirare un po’ il nord, dove nel frattempo si sarà presentato anche qualche temporale (poi confermeremo in apposito editoriale).

Luca Angelini

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