NOAA: El Niño è ufficialmente partito

Ci siamo: il fenomeno di El Niño, la nota oscillazione delle anomalia superficiale delle temperature lungo il Pacifico tropicale, è ufficialmente partito. Perché è così importante seguire l’andamento di questa oscillazione, meglio nota agli addetti ai lavori come “ciclo dell’ENSO”? Perché trattasi di una oscillazione a scala talmente grande da essere capace di modificare l’andamento meteo-climatico dell’intero Pianeta.

In realtà le conseguenze dirette in Europa sono minime, tuttavia, anche in mancanza di correlazioni dirette verificate, il passaggio da condizioni de La Nina (vedi ultimi tre anni) a quelle nascenti di El Niño, stanno dando certamente un’impostazione differente alla circolazione a grande scala. Quello che ci aspettiamo è un possibile sblocco della distribuzione delle piogge sul nostro Paese, in parte già avvenuta su quelle settentrionali, situazione che potrebbe scongiurare il ritorno della siccità su queste zone.

Il rovescio della medaglia però è purtroppo globale: un Pacifico più caldo, tale sono le condizioni che si presentano in caso di El Niño, le temperature del Pianeta sono destinate ad una nuova impennata, tanto che, secondo l’ente meteorologico e climatologico americano NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), i prossimi 5 anni potrebbero battere i precedenti record assoluti di caldo con una probabilità dell’80%. Tutto dipenderà dalla forza con la quale il fenomeno si manifesterà e dalla sua durata, cose che al momento non risultano del tutto prevedibili.

Fonte dati: NOAA

Luca Angelini