
Ötzi, la mummia del Similaun; fu ritrovata dai coniugi tedeschi Erica e Helmut Simon di Norimberga durante un’escursione il 19 Settembre 1991. Sono passati esattamente 30 anni. Inizialmente si pensò che si potesse trattare di un alpinista scomparso in età recente, tanto che venne attivata la gendarmeria austriaca. Durante il recupero, avviato senza particolari accorgimenti conservativi, furono danneggiate parti del corpo (tessuti esterni, femore sinistro in modo serio e genitali) e dell’equipaggiamento dell’uomo.
Il corpo fu inizialmente portato in Austria (Innsbruck) dove fu esaminato da esperti e attribuito a un antico abitante di queste zone, soprannominato in seguito da un giornalista Ötzi – o, con altra grafia, Oetzi – vezzeggiativo derivato dal luogo del ritrovamento (Ötztal nel Tirolo del Nord). In seguito alla determinazione che il luogo di ritrovamento si trovava di pochi metri in territorio italiano, in base a un accordo con la Provincia autonoma di Bolzano e il governo austriaco, la mummia è stata trasferita in Italia, in quanto bene appartenente al territorio italiano. La mummia del Similaun è conservata a Bolzano, al Museo archeologico dell’Alto Adige-Sud Tirol, in un’apposita struttura che mantiene le condizioni di conservazione pur permettendone l’osservazione.
Nella foto Reinhold Messner e Hans Kammerlander, che stavano facendo il giro dell’ Alto Adige-Sud Tirol percorrendolo sui confini, quel giorno erano proprio lì.
Walter Angelini
