Dopo la batosta calda dell’ultimo mese e mezzo, l’interrogativo che frulla nella mente e va per la maggiore da un capo all’altro dell’Italia è se questa frescura, guadagnata con il “sudore” della fronte, sarà un patrimonio sul quale potremo contare oppure se prima o poi tornerà a fare caldo. Per risolvere il quesito, non dobbiamo fare altro che scorrere gli adeguati prodotti messi a disposizione dai Centri di Calcolo e tentare di allungare l’orizzonte sino a tutta la prossima settimana (23 agosto).
Ebbene, dalle prime risultanze possiamo tirare un sospiro di sollievo: le fastidiose ingerenze delle masse d’aria subtropicali associate al famigerato anticiclone del nord Africa, pare non debbano più oltrepassare i confini del Mediterraneo. Questo per la discesa in latitudine del flusso portante legato alla Corrente a Getto Polare, che viene a sfiorare in più occasione le sponde del Mare Nostrum. Una discesa in latitudine che evidenzia l’incipiente raffreddamento stagionale della calotta artica.
Quel che rimane di quella enorme bolla d’aria calda è ora isolato sulla penisola Scandinava ed entro fine mese verrà riassorbito e neutralizzato dalla circolazione depressionaria polare, non senza aver prima fatto da guida ad ulteriori impulsi di aria instabile a carico delle nostre latitudini. Tra questi segnaliamo la passata temporalesca prevista per il nord e il centro tra martedì e mercoledì (qualche temporale possibile in allungo anche verso la Sicilia) e un altro possibile “disturbo” per così dire, intorno al 25-26 agosto prossimi (naturalmente da confermare).
Il profilo termico rimarrà pertanto ancorato su valori appena inferiori alla media al nord e su parte del centro sino a giovedì 20, fino a mercoledì 19 al sud e sulla Sardegna, salvo poi risalire di qualche grado e riportarsi su valori prossimi alla media per il periodo successivo.
Resta ora solo da tenere sotto osservazione la possibilità di una lieve scaldata dopo il 25 agosto a partire dal sud, evento che viene suggerito al momento dalle medie di ensemble, pur con elevato score tra i vari scenari, che rendono l’ipotesi decisamente inaffidabile. Torneremo sull’argomento nel corso dei prossimi giorni.
Luca Angelini
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