E’ partito proprio in queste ore dal crocevia canadese, nota sala parto delle perturbazioni atlantiche, un profondo nucleo di bassa pressione, destinato ad infilarsi nel corso del prossimo fine settimana entro il vortice depressionario che già spiraleggia sulla penisola Iberica. Quest’ultimo, bloccato ad est dal semprevedre anticiclone russo e ad ovest dall’alta delle Azzorre, si vedrà costretto ad aumentare la sua vorticità interna e quindi ad approfondirsi in loco.
Il contraccolpo dovuto all’inserimento del nuovo arrivato, darà modo all’asse del maltempo di spostarsi verso levante, quel tanto che basta per disturbare ancora una volta il tempo di casa nostra, soprattutto domenica.
Sabato trascorrerà all’insegna delle nuvole su gran parte d’Italia, a parte eventuali schiarite sulle montagne del Triveneto e in Sardegna, ma le piogge, oltretutto intermittenti, saranno probabili essenzialmente sulle regioni di nord-ovest, in particolare Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.
La risalita dello Scirocco lungo l’Adriatico potrà dar luogo a qualche rovescio anche sulle coste del Friuli Venezia Giulia. Acqua alta sulla Laguna Veneta. Quota neve prevista sulle Alpi intorno a 2000 metri. Temperature in sensibile rialzo al sud.
Domenica ecco la perturbazione vera e propria sopraggiungere da ovest, con il suo ramo frontale caldo che aspergerà di precipitazioni diffuse tutto il settentrione già nel corso della mattinata, per poi intervenire con il fronte freddo tra pomeriggio e sera anche su centro, Campania e Sardegna.
In serata si avranno le precipitazioni più intense, che probabilmente interesseranno Liguria, basso Piemonte e pedemontana veneto-friulana. Neve solo oltre 2000-2200 metri.
Della sciroccata quasi estiva al sud abbiamo già parlato. Un cenno solo alla giornata di lunedì, anch’essa destinata a propinarci ulteriori precipitazioni (questa volta dentro anche il meridione), per l’ulteriore spostamento verso levante del blocco depressionario iberico, pronto a prender cittadinanza italiana.
Luca Angelini
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