La stagione è quella climaticamente favorevole a piogge di grande portata, la configurazione sinottica che si va delineando a partire dal 3-4 novembre, con durata di alcuni giorni, sembra sempre più velenosa. Per di più i vertici delle Autorità preposte al controllo del territorio sono ancora quelle dei recenti disastri. Insomma, dobbiamo temere una nuova alluvione?
Certo, fasciarsi la testa prima di picchiarla non serve. Serve però sapere fin d’ora che alcune regioni del nostro Paese rischiano di subire per l’occasione, l’ennesimo parossismo meteorologico, con ‘impatto non indifferente sui nostri suoli, così delicati. Ecco allora, cari lettori, che da queste pagine vi invitiamo da subito a tenere presente questa nuova eventualità. Ma quali potrebbero essere le regioni a maggior rischio di piogge abbondanti?
L’analisi probabilistica standardizzata, (figura sopra) mostra un’elevata probabilità di piogge di notevole portata in modo particolare tra il 4 e il 6 novembre prossimi, su Liguria, alta Toscana e fascia prealpina lombardo-veneta. La giornata peggiore, sempre per le elaborazioni probabilistiche, dovrebbe essere quella del 5 novembre, quando potrebbero accumularsi in media oltre 70-80 millimetri d’acqua in 12 ore. Un dato al momento da prendere con le dovute cautele, ma che certamente lancia un segnale forte e chiaro.
Il grafico in basso mostra inoltre quanto emerge dagli scenari elaborati dal modello americano GFS: si noti il picco davvero preoccupante delle precipitazioni previste proprio tra il 4 e il 6 novembre, un evento che oltretutto, pare piuttosto probabile. Ben 6 scenari su 20 mostrano infatti la possibilità di piogge forti e cumulate importanti, 11 scenari sono orientati a piogge moderate/forti, 3 scenari a piogge deboli/moderate. Nessuno scenario di tempo asciutto per quei giorni.
Un ultimo appunto, il grafico a spaghetti che riporta tali scenari, si riferisce alla città di Genova…
Luca Angelini
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