La pressione sul comparto euro-atlantico è in calo. Questo significa che la massa d’aria caldissima giunta giorni fa dal nord Africa, non sarà più costretta dai moti discendenti dell’alta pressione a stazionare sul nostro Paese, ma tenderà a venire sostituita da aria più temperata di origine atlantica.
Man mano che l’asse della saccatura atlantica si avvicina al nostro Paese, si crea un letto di correnti da sud-ovest che in quota tendono ad essere diffluenti, generando così lungo al colonna d’aria una sorta di tiraggio verticale.
E’ proprio da questo processo che oggi, venerdì 24, potranno svilupparsi molti temporali sull’Italia. I fenomeni partiranno dalle zone montuose e potranno in seguito invadere qua e là anche i settori pedemontani e, in serata, anche la val Padana, segnatamente i settori occidentali.
Sabato ecco sopraggiungere la coda della perturbazione scaccia afa. Ulteriori rovesci, anche a sfondo temporalesco, potranno interessare l’arco alpino, ma il grosso dei fenomeni si sposterà presto verso levante andando a concentrarsi soprattutto su est Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna. Sempre attiva l’instabilità pomeridiana nelle zone interne del centro-sud, dove potremo assistere ad ulteriori spunti temporaleschi. Possibili colpi di vento e brevi grandinate, senza escludere anche la possibilità isolata di locali fenomeni violenti e/o vorticosi.
Domenica subentra l’aria temperata atlantica. Il maggior peso della stessa causerà un aumento della pressione nei bassi strati, tale a garantire rasserenamenti diffusi dunque un sostanziale miglioramento con aria decisamente più respirabile. Rimane la possibilità di qualche pioggia su Romagna e lungo il versante adriatico delle zone interne peninsulari. In serata nuovo aumento della nuvolosità lungo le Alpi occidentali per la coda di una seconda perturbazione che transiterà nella successiva nottata, recando qualche fenomeno lungo i settori alpini di confine.
Luca Angelini
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