Un impressionante volume di traffico e inoltrarsi in quei tunnel milanesi a piedi era quasi un’impresa disperata del tipo: “lasciate ogni speranza voi che entrate”. Allora qualcuno pensò di metterci una pezza qualche tempo fa, nel corso della ristrutturazione di alcuni inquinatissimi sottopassi ferroviari a Milano, quelli che by-passano ad esempio la Stazione Centrale e quella di Lambrate; venne steso uno speciale tipo di intonaco volto ad assorbire l’eccesso di inquinamento da gas di scarico. Suonava strano e invece funziona.
Da oggi il procedimento attuato ha il supporto di uno studio scientifico ufficiale, nella fattispecie condotto dai ricercatori della Stony Brook University nello Stato di New York e pubblicato nel numero di luglio 2017 del Journal of Chemical Engineering. E’ stato dimostrato che i composti dello zolfo come l’anidride solforosa, uno dei principali inquinanti atmosferici proveniente dalla combustione di combustibili fossili, viene rimossa dall’atmosfera dalle superfici di calcestruzzo. E non solo. Le superfici di cemento esposte all’atmosfera eliminano anche gli ossidi di zolfo e di azoto.
Insomma, gli edifici in cemento e le altre infrastrutture di cemento nelle aree urbane possono funzionare come una sorta di spugna per assorbire i maggiori e più comuni inquinanti atmosferici esistenti nelle aree urbane e metropolitane. Magra consolazione per chi, costretto a vivere nelle nostre caotiche città, si vede dover affidare a lugubri pareti di cemento la speranza di un’aria migliore, perchè ormai di riqualificare alberi e aree verdi proprio non se ne parla…
Report Luca Angelini