Dopo il lungo rilassamento atmosferico derivato dalla presenza costante dell’alta pressione, ora il campo delle previsioni inizia a farsi più complesso, quasi una trappola per meteorologi e appassionati, a loro volta intorpiditi dal rilassamento anticiclonico. In realtà tutta l’attenzione è per quel vortice che, in procinto di staccarsi dal flusso perturbato atlantico per l’impatto contro il muro anticiclonico, finirà tra il nord Africa e il Mediterraneo centro-occidentale. Ne avevamo parlato in questo articolo ricordate?
A dire il vero non si avrà un vero e proprio distacco, tecnicamente un cut-off, ma una manovra parziale, una fase tecnicamente nota come “tear off”. Questo consentirà al vortice di rimanere in parte ancora alimentato in quota da ulteriori impulsi di aria fredda nord-atlantica, con alterna distensione e ricompattamento della sua struttura. Questo “sfarfallio”, consentitemi il termine, non fa altro che rendere la previsione alquanto insidiosa. I modelli numerici infatti, ricalcolando lo stato futuro dell’atmosfera con dati sempre nuovi, risentono di questo tira e molla e i risultati sono discordanti da corsa a corsa.
Così, lo scenario che vi avevo proposto nel precedente editoriale, sembra doversi modificare come segue: nelle prossime ore, essenzialmente nella giornata di venerdì 16 dicembre, si assisterà al previsto peggioramento delle condizioni atmosferiche, ma soprattutto a carico delle Isole Maggiori e sul sud della Calabria. Si tratterà comunque al più di tempo instabile, con rischio di rovesci, ma meno intensi rispetto a quanto precedentemente preventivato. Il resto del sud rimarrà praticamente escluso.
Poi l’arretramento della struttura che dovrebbe consentire un miglioramento anche sulle Isole, a parte le ultime note di instabilità sabato mattina sulla Sicilia cui seguirà una domenica in prevalenza soleggiata, quindi il nuovo peggioramento previsto per la giornata di lunedì 19 e probabilmente anche nelle giornate successive, con precipitazioni anche intense che risaliranno dalle Isole Maggiori verso l’intera Penisola, riagganciandosi al discorso fatto in quest’altro editoriale.
Il tutto è comunque ancora da confermare.
Luca Angelini