Meno TEMPORALI e più fenomeni estremi, il tempo detta nuove regole

L’accertata diminuzione dell’attività temporalesca alle medie latitudini, quindi su gran parte di nord America, Europa, Russia e Cina, sta avendo come effetto collaterale l’incremento di eventi meteorologici e climatici estremi. È quanto emerge da uno studio effettuato da Jascha Lehmann e Dim Coumou, del Potsdam Institute for Climate Impact Research e pubblicato su Nature Communications.

Questo sorprendente risultato è emerso da un’analisi statistica pluridecennale di temperature e precipitazioni condotta alla scala sinottica (da 300 a 3.000 km). Alle medie latitudini, i temporali moderano le temperature sulla terraferma. La diminuzione della loro frequenza dunque contribuisce ad alimentare eventi meteo e climatici estremi, come nel caso della grave siccità che ha colpito la California nel 2014 o del freddo record sul nord-est degli Stati Uniti nello stesso anno. L’indice utilizzato per l’indagine della storm track è l’EKE (Eddy Kinetic Energy, vedi figura qui in basso).

immaCome è noto, il verificarsi di condizioni estreme di temperatura e di precipitazioni a livello regionale è legato ad anomalie nella circolazione atmosferica su ampia scala. Lehmann e Coumou hanno quindi applicato una tecnica di analisi statistica ai dati mensili di temperatura e precipitazione su scala sinottica, dimostrando che una limitata attività temporalesca nelle storm tracks, ossia lungo il percorso delle correnti perturbate, è associata, alle medie latitudini, a picchi di calore estivi su gran parte delle regioni continentali e a picchi di gelo invernale sulla parte orientale del Nord America, del nord Europa e dell’Asia centrare e orientale.

Insomma, i temporali fungono da regolatori climatici. La loro diminuita frequenza causata dalla modifica degli schemi di circolazione a scala sinottica, è lo specchio dei regimi di persistenza che si vanno sempre più affermando nel tempo atmosferico. Un tempo che dunque, a causa dei cambiamenti climatici in atto, sta fissando nuove regole. Il tempo è impazzito? No, il tempo ha nuove regole. Per stare al passo dovremo impararle quanto prima.

Luca Angelini

 

 

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