
La vita è davvero fatta di piccole gioie. Con l’avvicinarsi della stagione fredda il nutrito mondo dei meteofili si popola. Gli animi si “scaldano” e loro, fino ad alcuni anni fa insospettabili uomini in doppio petto o semplici ragazzini di strada mescolati alla gente di tutti i giorni, possono oggi ritrovarsi e scambiarsi idee ed emozioni sui social network, oppure alla vecchia maniera, sui forum meteo.
Poi arrivano le prime notti insonni: chi ha la fortuna di affacciarsi su una strada illuminata può attendere l’arrivo della prima neve con la trepidazione di un bambino che scopre le delizie del mondo. Il suo punto di riferimento diventa un semplice lampione.
Novembre con le sue giornate corte stimola quel particolare ormone nivofilo che trasforma ogni appassionato meteo in un accanito cercatore di fiocchi. In questo autunno del 2022 però quell’aria davvero non si respira ancora. Noi tutti meteofili (amanti della meteorologia) siamo ancora in dormiveglia, stiamo ancora aspettando le piogge stagionali, non le alluvioni, ma quelle che fanno bene alla terra, mentre chi chiediamo come sia possibile che in alcune zone sino a qualche giorno fa si arrivasse ancora a 20-25 gradi.
E allora ben venga, quando vorrà, la placida e candida prima neve, che avvolga tutto con il suo silenzio, con la sua pace con quel candore che livella tutto e tutti.
Per noi con l’ormone nivofilo non serve che sia Natale…
Luca Angelini
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