I più distratti potrebbero scambiarla come una semplice sensazione della nostra pelle, ma questo tepore “innaturale” a novembre inoltrato trova riscontro anche negli strumenti. I termometri parlano chiaro: che si misurino i valori dell’aria o quelli dell’acqua siamo sempre al di sopra delle medie del periodo. Un periodo medio che ora, abbracciando gli ultimi 30 anni, ha già dentro di sè metabolizzato un po’ di Global Warming.
Ecco allora che ci troviamo nel mese di novembre con un clima assolutamente gradevole, che ci permette di abbigliarci leggeri e comodi. Solo un po’ di attenzione alle prime ore del mattino e a quelle serali, soprattutto per chi abita in montagna o nelle zone lontane dal mare e il gioco è fatto.
Ma non basta: in questi ultimi giorni abbiamo assistito a passaggi nuvolosi di poco conto su gran parte d’Italia, ma anche condizioni di forte maltempo all’estremo sud. Ebbene in entrambi i casi non è stata coinvolta alcuna massa di aria fredda degna di questo periodo stagionale.
Fatto sta che al primo diradarsi delle nuvole ecco il sole che, pur ormai piuttosto basso sull’orizzonte, riesce ancora a scaldare senza tanti complimenti: i termometri salgono anche oltre i 20°C, le maniche lunghe sono di troppo, i giubbotti della mattina finiscono dimenticati in qualche angolo. In macchina con i finestrini chiusi si bolle, tanto che qualcuno tiene ancora in esercizio il climatizzatore.
Solo quegli alberi ingialliti fanno il loro corso, ricordandoci che siamo nel bel mezzo dell’autunno, ma insomma signori, diciamocelo chiaramente: questo sarebbe l’autunno?
Luca Angelini
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