Un vortice ciclonico in piena regola sta interessando le nostre regioni meridionali. Il minimo della pressione atmosferica al livello del mare si trova sul Tirreno meridionale e sfoggia il valore non trascurabile di 990hPa, ma il cono depressionario risulta ben strutturato a tutte le quote, facendo corrispondere al piano isobarico di 500hPa la quota di 5.330 metri geopotenziali e un nocciolo freddo di -30°C.
In queste condizioni si generano forti venti che costruiscono ammassi nuvolosi organizzati lungo un sistema frontale che intercetta l’Italia con il suo ramo occluso.
Nella giornata di venerdì 27 il ramo ascendente della Corrente a Getto Polare che alimentava il vortice sfuggirà oltre l’asse della saccatura, il che suggerisce l’incipiente indebolimento della struttura depressionaria, mentre la spinta da ovest operata dall’aumento della pressione in Atlantico, causerà il suo temporaneo isolamento (cut-off ciclonico).
In concreto per tutta la giornata di venerdì il tempo rimarrà instabile, a tratti anche perturbato su gran parte del meridione e sul medio versante adriatico. La posizione del fronte nuvoloso sopra descritto, sommata all’effetto di sbarramento orografico, ci suggerisce di porre particolare attenzione ad Abruzzo, Molise, Gargano e nord Sicilia per la possibilità di fenomeni abbondanti, che sull’Appennino centrale saranno nevosi fino a 1.000-1.200 metri. Nevicate anche sui restanti settori montuosi ma a partire da 1.400 metri.
Dicevamo dei venti di burrasca, Bora su Abruzzo, Molise, nord Puglia, Maestrale in Sicilia, Libeccio sulle regioni ioniche. I mari si presenteranno tutti in cattive condizioni, soprattutto al largo e lungo le coste esposte al vento. Le temperature rimarranno basse su valori appena inferiori alla media del periodo.
Sabato ultime note di instabilità, specie sulla Sicilia, poi generale miglioramento.
Luca Angelini
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