Considerando quanto visto in questi ultimi giorni, abbiamo appurato che l’inverno, quando vuole, riesce a raggiungere anche l’Italia, seppur sudando sette camicie. Detto questo, e considerato che ulteriori noccioli freddi pronti ad organizzarsi nei pressi della Groenlandia, prenderanno traiettorie ben lontane dai nostri lidi, abbiamo voluto “spremere” i grafici d’ensemble per cercare di carpire novità nascoste.
Ebbene, pur se in un contesto probabilistico ancora tutto da costruire, abbiamo individuato un possibile periodo, compreso tra il 18 e il 21 dicembre prossimi, durante il quale potrebbe avvicinarsi all’Italia il nucleo di coda della grande depressione d’Islanda, con i suoi refoli periferici di aria polare marittima.
E’ una manovra davvero difficile, che potrebbe andare in porto solo se il flusso portante in uscita dal nord America, proponesse un provvidenziale rallentamento. Ma, così facendo, muterebbe anche l’assetto generale delle onde atmosferiche a grande scala, il che implica un notevole dispendio di energia da parte dell’atmosfera, meccanismo mal digerito di solito dalla circolazione generale.
Infine, i due modelli di punta GFS ed ECMWF, nelle loro corse deterministiche, vedono sfuggire il tutto verso i Balcani, incalzato dal redivivo anticiclone delle Azzorre. Non ci rimane che attendere gli sviluppi futuri per confermare o meno questa ipotesi, certamente ben lontana dal bianco Natale che tutti ci immaginiamo.
Luca Angelini
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