Weekend, temperature sulle montagne russe

sbalziDoppio salto mortale da parte dei termometri di tutta Italia in una due giorni davvero pregna di suspence meteorologico tra sabato 10 e domenica 11 gennaio. Dapprima una furiosa pulsazione dell’alta pressione delle Azzorre, imbeccata da uno strappo di vento in quota giunto dall’Atlantico tropicale, poi un nucleo di aria polare marittima, staccatosi a breve giro di posta dal “monsone” invernale della Groenlandia.

Dieci gradi all’insù, poi quindici all’ingiù, che fanno 25 gradi di volo in 48 ore  ed ecco che la nostra corsa sulle montagne russe è servita.

Ma qual’è la vera anomalia di questo incredibile botta e risposta meteo? Certamente fuori ogni normalità climatologica del mese di gennaio è la scalata delle temperature che, per via dell’azione sinergica di più fattori, potrebbe portare la colonnina di mercurio a raggiungere i 25 gradi. L’anomalia si fa ancora più evidente laddove si pensa che il muro dei 25 gradi verrà con tutta probabilità abbattuto nientemeno che sulla val Padana occidentale, il serbatoio del freddo invernale italiano.

Qui giocherà a favore sia l’aria molto mite derivante dall’estrazione subtropicale dell’avvezione, sia l’intensa compressione adiabatica derivante dai massimi di pressione in avvicinamento, sia l’intensa compressione adiabatica dovuta all’effetto foehn a seguito dello scavalcamento delle Alpi da parte della massa d’aria.

sabatoUn gioco delle tre carte dove l’inverno esce sconfitto, a tutto vantaggio di una due giorni di primavera davvero irreale in questo periodo dell’anno. Situazione analoga lungo le regioni adriatiche, dove il Garbino potrà elevare le temperature fin oltre i 20 gradi dalla Romagna al Molise, con particolare riferimento all’Abruzzo.

Da lunedì 12 però, settimana nuova, massa d’aria nuova. Arriverà dal nord Atlantico a seguito di una veloce perturbazione anch’essa costretta a scavalcare l’arco alpino. In questo caso però niente Foehn. L’aria fredda finirà per confluire entro un centro di bassa pressione in approfondimento sull’alto Adriatico e risucchierà pertanto verso l’Italia venti da nord-est, con tanto di tonfo della colonnina di mercurio.

Tanto salì che cadde“. Mai questo detto calza a pennello per una situazione meteorologica. E l’influenza certamente ci andrà a nozze. Copritevi e.. attenzione agli sbalzi termici. L’inverno deve ancora incominciare.

Luca Angelini

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