
Se nelle estati di alcuni anni fa era persino difficile raggiungere un livello dello zero termico superiore a 4mila metri (lo dice la statistica climatologica del nostro Paese, non un pincopallino qualunque) oggi stiamo parlando di una due giorni con gli zero gradi sopra i 5mila metri. Mercoledì 20 e giovedì 21 luglio l’isoterma di 0°C, che normalmente in questo periodo dovrebbe attestarsi intorno a 3.600-3.800 metri in libera atmosfera (+/-200m di scarto tra il giorno e la notte a ridosso delle aree montuose) si collocherà oltre i 5mila metri sorvolando le Alpi Marittime, i nostri bacini di ponente, la Sardegna e le aree ioniche.
Un evento di questa portata, nato dalla congiuntura tra aria molto calda proveniente dal nord Africa e l’intensa compressione anticiclonica, è da considerarsi indubbiamente eccezionale per la climatologia del nostro Paese. Fortunatamente (ma non troppo) tale isoterma, oltre al settore delle Marittime, non dovrebbe estendersi ed interessare anche le altre aree alpine, dove il limite dello zero termico è previsto “fermarsi” tra 4.200 e 4.500 metri, un livello comunque devastante per i nostri già mal ridotti ghiacciai.
Luca Angelini
