Aggiornamento METEO: le ULTIMISSIME sulla possibile evoluzione a media e lunga scadenza

sinoLa circolazione a livello sinottico alla media troposfera (figura qui a fianco) individua ancora uno sdoppiamento dei flussi legati alle correnti occidentali. Il ramo settentrionale della Corrente a Getto Polare rimane molto disturbato e genera due vistose ondulazioni cicloniche, una sulla Russia e una sull’Atlantico. Nel mezzo, all’altezza della penisola Scandinava, un promontorio di alta pressione si spinge fin oltre il Circolo Polare, dove preleva aria molto fredda, utilizzata per alimentare la saccatura russa.

Alle medie latitudini invece il ramo secondario del Getto Polare risulta più disteso, ma viene disturbato dal recente inserimento dell’ex ciclone tropicale Joaquine all’altezza del medio Atlantico, mentre una seconda disturbance propaga trasversalmente l’onda depressionaria nord-atlantica, proiettandola verso il Mediterraneo occidentale.

L’interferenza tra questa struttura e una depressione in risalita dal nord Africa, causerà la nascita di un vortice, che nel fine settimana si renderà responsabile di una ondata di maltempo sulle nostre regioni centro-meridionali (approfondiremo in appositi articoli). Fin qui nulla di nuovo sostanzialmente, le novità infatti verranno dopo.

evoSecondo le elaborazioni probabilistiche più sofisticate (vedi seconda figura, mappa della deviazione standard riportata qui a fianco), l’inserimento dell’ex ciclone tropicale Joaquine, che nel frattempo avrà completato la sua trasformazione in soggetto extra-tropicale, entro il flusso secondario, causerà una interferenza d’onda, tale da fratturare la saccatura atlantica all’altezza delle Isole Britanniche. Quest’ultima saccatura subirà così il distacco del periferico vortice mediterraneo, che si riposizionerà sull’Europa centrale, da dove inizierà a dialogare con l’ex Joaquine, rimasto alla deriva sul golfo di Biscaglia.

Grazie all’aria fredda inviata dall’anticiclone scandinavo, le due depressioni andranno in fase con la saccatura russa, generando un canale di bassa pressione disposto con asse tra quest’ultima Nazione e la penisola Iberica. Ma in questo modo, l’aria fredda che aveva buone possibilità di raggiungere anche all’Italia intorno alla metà del mese (freccia blu nella seconda mappa), potrebbe invece venir in parte confinata oltralpe, interessando solo le nostre regioni settentrionali. Al suo posto, un flusso umido e temperato meridionale (freccia rossa nella seconda mappa) diverrebbe in questo modo causa di un nuovo volgere verso condizioni di maltempo di tipo autunnale, questa volta a partire dalle regioni settentrionali, ma con successivo possibile coinvolgimento, con buona approssimazione, anche il resto del Paese.

Luca Angelini

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