Caldo anomalo, terremoti ed eruzioni: sfatiamo i falsi miti

“Che caldo strano, aria di terremoto”. Alzi la mano chi di voi non ha mai sentito questa frase. Ebbene, cosa c’è di vero? NULLA! E il motivo è semplice, oserei dire addirittura banale: il caldo è conseguenza di un processo atmosferico, un terremoto è la conseguenza di un processo geologico e i due, pur essendo compresi nell’ambito dei fenomeni naturali, non hanno alcuna connessione. Il primo interessa l’aria, il secondo le profondità della crosta terrestre. Per fare un esempio, sarebbe come confondere un televisore e un forno a microonde: entrambi sono elettrodomestici, ma credo che nessuno voi scalderebbe una pietanza sullo schermo al plasma 36 pollici.

Questa strana relazione tra terremoti, eruzioni vulcaniche e invasioni anomale di aria calda nasce probabilmente da osservazioni di tempi antichi, quando non si aveva ancora conoscenze fisiche adeguate in grado di descrivere i vari fenomeni naturali. Poi la scienza si è evoluta, con le scienze dell’atmosfera che hanno preso la loro strada, quelle geologiche un’altra; siamo usciti insomma da tempo dal quadrilatero della materia che riduceva tutto a terra, acqua, fuoco e aria, ma i falsi miti sono i più duri a morire.

ondulatusPer i più convinti che sia il caldo anomalo a causare i terremoti, sarebbe sufficiente immaginare che con l’aumento in frequenza delle ondate di caldo anomalo occorso negli ultimi decenni i terremoti e le eruzioni vulcaniche dovrebbero essere aumentati di pari passo e fortunatamente così non è.

Resta ora da risolvere altri “misteri” legati ai terremoti, dubbi nati dallo spasmodico bisogno di dover per forza prevedere eventi tellurici proprio come si fa con quelli atmosferici. Uno di questi indovinelli nasce dalle cosiddette luci sismiche o luci telluriche; anche in questo caso si tratta di pura invenzione? Ecco, vedete quello che accade quando si crede alle cose non vere? Si finisce per non credere alle cose vere. Le luci sismiche sono un fenomeno ottico che effettivamente si verifica nel corso di scosse sismiche particolarmente violente o provocate da fratture di faglia poste in un certo modo.

Secondo studi recenti tali lampi sismici sembrano derivare da gli ioni di ossigeno che riescono a risalire lungo le fessurazioni della roccia fino a raggiungere l’atmosfera, dove possono elettrizzare alcuni strati iridescenzad’aria dando luogo a un plasma in grado di emettere luce. Un altro studio, supportato da evidenze sperimentali di laboratorio, ha rilevato che con la fratturazione delle venature rocciose del sottosuolo si creano substrati un voltaggio positivo, mentre con la chiusura si ha un voltaggio negativo. La frammentazione causata dal terremoto provoca il contatto che quindi innesca lo scoccare della scintilla: il lampo sismico, un bagliore che a volte può anche essere accompagnato da rumore sordo ma che non è naturalmente da confondere con tuoni e fulmini.

Vogliamo parlare poi di chi scambia le semplici scie di condensazione per nubi sismiche?

Insomma, la fisica ci viene incontro con la descrizione di processi che a volte sembrano inspiegabili e paradossali, ma il paradosso più grande rimane quello che nel bel mezzo degli anni Duemila, c’è ancora chi naviga a vista diffondendo bufale un tanto al chilo. E non stiamo parlando di mozzarelle…

Luca Angelini

 

Caldo anomalo, terremoti ed eruzioni: sfatiamo i falsi miti