Molto è già stato anticipato in questo precedente editoriale, oggi aggiorniamo i punti salienti sulla possibile evoluzione meteo prevista dalle ultimissime corse dei modelli numerici con focus sul tempo del lungo fine settimana che ci aspetta.
Punto primo: l’intrusione di aria calda e di polveri sahariane che ha invaso le nostre regioni, con particolare riferimento a quelle centro-meridionali e alle Isole è ormai al termine. Al suo posto una perturbazione sta per portare un ricambio d’aria accompagnato da rovesci che mercoledì interesseranno soprattutto il centro e giovedì il meridione e le Isole.
Punto secondo: le temperature stanno per subire una sensibile diminuzione ma, poichè precedentemente si trovavano su valori superiori alla media anche di oltre 10°C, questo calo ci riporterà in linea con i valori normali per il periodo. Una certa controtendenza potrebbe verificarsi sulle regioni settentrionali, dove il ritorno del soleggiamento per aria più asciutta, potrà determinare invece un aumento delle temperature, specie nei valori massimi del giorno.
Punto terzo: per un anticiclone che se ne va, un nuovo anticiclone sta per arrivare. L’affondo di un vortice al largo del Portogallo provocherà nuovamente la risalita di aria calda di matrice subtropicale continentale (nord-africana), che questa volta però punterà soprattutto la penisola Iberica. L’Italia invece si troverà a valle dell’asse di promontorio il che vale a dire nella zona di miglior qualità dell’alta pressione stessa, ovvero dove l’aria sarà più asciutta, il tempo sarà più aperto e soleggiato e le temperature prossime alla media del periodo per infiltrazioni fresche settentrionali.
Punto quarto: le elaborazioni a medio termine confermano quanto precedentemente detto, con la presenza decentrata dell’alta pressione che lascerà scoperto il lato orientale della nostra Penisola. In questo modo le correnti si disporranno dai quadranti di nord-ovest confermando anche per tutto il Ponte di Ognissanti tempo per buona parte soleggiato (eventuali nebbie di pianura a parte) in un contesto termico in lieve ma costante discesa per afflusso di aria polare intermedia marittima.
Infine, alla luce di quanto esposto, potremmo avere tempo asciutto, quindi senza precipitazioni, e stabile almeno per una settimana, sino al 3-4 novembre, evenienza quest’ultima che andrà certamente confermata più avanti.
Luca Angelini