
Stabilità atmosferica ancora tutta da costruire sul bacino del Mediterraneo. Con lo scandire dei giorni questa situazione, originatasi da un coriaceo blocco atmosferico a carico della circolazione euro-atlantica, inizia a diventare una anomalia sempre più evidente, e non solo per la persistenza con cui insiste sulle medesime zone, ma anche perché siamo ormai alle porte dell’estate, che alle nostre latitudini è stagione stabile per eccellenza.

Osservate le cartine allegate all’articolo: qui sopra è rappresentata l’anomalia media della superficie di 500hPa, che indica sostanzialmente la probabilità che da qui sino al 18 giugno le alte pressioni rimangano sbilanciate verso le alte latitudini e le basse pressioni invece siano prerogativa del Mediterraneo e, nella fattispecie, soprattutto di Italia, Spagna e nord Africa. Una situazione che si riflette anche al livello del mare (cartina qui sotto) dove la probabilità di essere interessati da basse pressioni è decisamente elevata e in contrasto con la normale climatologia del periodo.

Quanto indicato rappresenta lo scenario medio probabilistico calcolato dal modello inglese ECMWF sulle sue 50 corse e fornisce pertanto il segnale più plausibile su cui possiamo fare affidamento. All’atto pratico il tempo sull’Italia, pur in un contesto in parte soleggiato e con temperature nella media (o appena al di sopra), fino a domenica 11 giugno, non disdegnerà di costruire annuvolamenti facili, soprattutto a ridosso delle zone montuose se non anche ad improvvisare qualche temporale, in modo particolare nelle ore pomeridiane. Questi fenomeni potrebbero poi subire una accentuazione nel corso della prossima settimana, accompagnandosi anche ad un lieve abbassamento delle temperature, e portarci in queste condizioni sino alla metà del mese di giugno. Il tutto andrà comunque confermato.
Luca Angelini